Riflessioni sull'UOMO

Massimo e Manfredi
Nicola e le bistecche
Nicola Nicodemo e Manfredi

Cosa distingue l’uomo dagli altri esseri viventi? La genialità, la passione, l’intelligenza.
Ho sempre creduto nelle idee, nella elaborazione delle stesse attraverso il pensiero, il calcolo, l’analisi prima e la realizzazione poi.
L’uomo si distingue per questo, per quella capacità di “vedere” ciò che la fantasia elabora.
Spesso non riusciamo a farci capire e questo succede per la nostra carenza di parole, sappiamo benissimo che ne utilizziamo una piccolissima parte di quelle inserite nel nostro vocabolario, l’oratore esperto ne è fornito a sufficienza per meglio spiegare un concetto.
Ma quando ci troviamo di fronte ad una persona che sta dedicando la sua vita, la sua intelligenza, tutta la passione che ha in se nella realizzazione della sua idea, in quel preciso istante, sentendolo descrivere il suo lavoro, ci accorgiamo che quell’essere vivente ha uno scopo ben definito, è una persona da ascoltare, perché quella sua capacità è frutto del suo essere UOMO.
Siamo circondati da mediocrità, da stereotipi che ormai hanno invaso ogni parte della nostra esistenza, infettando i periodi della nostra vita e facendoci crescere a misura di gregge.
Lo sapete che se una pecora cade nel burrone tutte le altre le vanno dietro?
Questo è il destino della nostra società, questo è quello che ci viene insegnato, questo è il risultato dell’aspettare sempre il consiglio, il suggerimento, la moda, il trend….. ci stiamo abituando a farci dire cosa e come mangiare, cosa e come vestirci, cosa e come dire le cose.
I bambini nascono liberi, noi li educhiamo alla prigionia.
Io no, io sono ancora libero, io scelgo, io decido, io penso, io elaboro, io faccio… e non per stupire né per andare contro corrente, io mi sento molto ma molto diverso da tantissime persone che vivono intorno a me.
Oggi, qui, alla Masseria Cugno ho conosciuto Nicola, un ragazzo come tanti, apparentemente.
Al primo impatto ho visto un giovane dallo sguardo intelligente, aperto, un giovane che ti guarda negli occhi,
poi comincia a parlarti del suo lavoro, dei sacrifici, della forza interiore che bisogna avere per continuare un progetto in cui si crede e allora mi accorgo che questo giovane non è che il risultato di una sana educazione, impartita da genitori intelligenti e a loro volta educati da generazioni di persone laboriose e creative.
Tutti dovremmo avere la capacità dell’unicità, elemento essenziale per distinguerci dalla piatta uniformità della massa, solo in questi casi un individuo esiste come esemplare unico e quindi irripetibile.
Ho chiesto a Nicola di scrivermi dettagliatamente i concetti ed i sistemi del suo lavoro di zootecnia, di come segue ogni animale per migliorarlo e per migliorare il prodotto che esso produce.
Le vacche che qui vengono allevate hanno tutte un nome, il cibo di cui si nutrono è il più naturale, l’erba, i vari tipi di erba e la razza degli animali…. la dirà lui è quella da cui il nostro parmigiano ora utilizza il latte per combattere la nuova concorrenza con quei finti parmigiani che producono all’estero.
Insomma un’azienda modello che conferisce il proprio latte alla centrale provinciale, una realtà molto apprezzata al nord, nella pianura Padana dove i contatti e la collaborazione sono, al momento, utili e costruttivi

3 commenti:

Correttricedibozze ha detto...

tutto il mio sostegno a questo ragazzo e agli Uomini (e Donne) come lui. Buona continuazione Manfred!

milonguero ha detto...

Nel mio lavoro mi capita spesso di vedere giovani che raccolgono eredità di grandi vecchi. Capita raramente che questi giovani comprendano subito quanto sia prezioso quello che hanno ricevuto. Talvolta arrivano persino a maledire le circostanze che li hanno legati alla terra e alle bestie.
Sono quasi quindici anni che vado alla Masseria Cugno e dall'avvento di Nicola ho visto tante cose cambiare. Solo in meglio.

domenico ha detto...

cosi mi piaci sempre piu grande ,siamo tutti con te ciao domenico.