COMUNICATO IMPORTANTISSIMO


La dinamica Presidentessa ADMO Sicilia Anna Maria Bonanno
 conduce le operazioni... 
l'ufficiale della Guardia Costiera e Manfredi... 
stanno a guardare





PER QUALCUNO, NEL MONDO, IL TEMPO STA PER FINIRE,
SOLO TU PUOI AIUTARLO ANCORA!
ISCRIVITI AL REGISTRO
DONATORI MIDOLLO OSSEO
E POTRAI SALVARE UNA VITA...

CHIAMA ADMO
admosicilia@libero.it
SAREMO FELICI DI INFORMARTI.




Palermo 091 7541678
393 9767613

Messina 090 357882
349 5894299
392 9176875

Catania 095 7435596

Agrigento 0922 438135
333 2451046









GRAZIE

Anna Maria Bonanno
Presidente ADMO Sicilia

Allo Zio Gigino

Dai a me il vento
e gli spazi infiniti,
il primo sole che riscalda
e la fredda luce delle stelle.

Portami i profumi,
i tuoi concerti
dalle valli profonde,
ma non isolarmi più dal mondo
perchè una mia assenza, a volte,
grida dentro di me,
come una colpa,
come una mano rifiutata...

dal mio egoismo.

(Manfredi)

SCAPPU ANCORA?


Scappi ancora?
Ma dunni vai?

Si hai un problema
è dintra la testa
e duve curri curri
iddu veni cu tia,

e allura fermati
e parla cu mia

chi forsi lu prublema resta
ma tu alliggirisci....

e ti godi la via.

(Salvatore Maurici)

Montevago - Valle del Belice


Era da tempo che pensavo a Montevago, Gibellina e Santa Ninfa, teatro di un periodo drammatico alla fine degli anni sessanta. Ricordi ingialliti dal tempo ma, purtroppo, molto forti ancora.
Eravamo partiti io e Carletto Mongelli da La Spezia, come volontari, aggregati ai Vigili del Fuoco.
I miei ricordi sono confusi, fragili... ma sento ancora il freddo, i lamenti della gente con le coperte addosso, il frenetico cercare fra le macerie ed il mio rifiuto ad andare avanti, il lavoro al centralino telefonico ed alla fine la costruzione delle baracche.
Sono tornato a Montevago con Franco, ho faticato a sovrapporre alle immagini i ricordi, ma un angolo di paese mi ha risvegliato dall'oblio, una antica villa, con i soffitti a volta, affreschi e mobili antichi, quadri e specchi....
Giace ora sventrata e violata da animali randagi ma dignitosa e fiera di essere stata un tempo dimora di un generale, ho preso un coppo (manufatto in cotto per la copertura del tetto) e lentamente me ne sono andato, con rispetto, con orgoglio per esserci stato, ragazzo ribelle... ma buono

Ripartenza il Primo agosto in tre

Francesco Alloro
Manfredi Salemme
Salvatore Maurici




Oggi 28 luglio 2008, Manfredi Salemme, partito il 7 maggio dalla località di Casoni di Suvero, si trova a Sambuca di Sicilia, ospite della famiglia di Francesco Alloro.

Ieri era giunto a Piana degli Albanesi con due giorni di anticipo sulla tabella di marcia.

Il primo agosto ripartirà per le seguenti tappe:

Grisì,
Alcamo,
Segesta,
Scopello,
Macari,
Custonaci.

In compagnia di Francesco Alloro e Salvatore Maurici.

Arrivo ad Erice il 7 Agosto intorno alle ore 17

Radio Barrea 27 luglio 2008

Rocca Busambra
Antico sistema di credito o debito
Vincenzo e Manfredi
Ricordo di Padre Puglisi, Opera di Vincenzo
Pescheria dei Borboni

Ex lago della pescheria

Siamo veramente stupiti del nostro amico, stamani salutato Franco ha lasciato Ciminna e seguendo un percorso diverso da quello programmato, in brevissimo tempo ha raggiunto Villafrati, dopo un'ulteriore colazione si è incamminato verso Cefala Diana e Godrano, qui ha incontrato Vincenzo, un architetto di Palermo che stava lavorando nei campi di famiglia, in breve sono diventati amici, dopo circa mezz'ora Enzo gli ha proposto di pranzare a casa sua... e così è stato.
Dopo pranzo Enzo lo ha accompagnato al campo dove ha ripreso il suo lavoro ed ha consigliato Manfredi di non salire ad Alpe Cucco ma di puntare direttamente verso il bosco Ficuzza, quindi girare a sinistra e poi a destra e salire direttamente a Piana degli Albanesi...
Alle 20,30 Manfredi è arrivato a destinazione e qui.... caso strano ha trovato accoglienza presso Gugliema e Franco, dopo una splendida doccia e dopo una perfettissima cena si è collegato con noi per raccontarci queste cose ma ha aggiunto che......

- Niente mi stupisce, tutto regolare, come previsto, io ho un dono... la simpatia, la sincerità, la spontaneità.
Probabilmente la gente si accorge di questo ed è subito ricettiva, non mi vanto di queste mie predisposizioni, sono cosciente che essere sempre spontanei è la cosa migliore e vedo che la gente in fin dei conti lo apprezza.
Tutto qui, sono felice di aver trovato tantissimi amici, sarà difficile gestirli tutti ma prometto che appena tornerò nella mia antica vita, quella di casa, ricontatterò tutti quelli che mi hanno aiutato con la loro generosità e con il loro amore a compiere questa impresa che ormai sta per arrivare al termine.
Manfredi

Radio Barrea 26 luglio

Pediluvio proposto da Franco
Manfredi e Franco
Ciminna
Mietitura
Salita calda


Come sempre Manfredi ci manda le informazioni e noi ve le riportiamo su questo blog.
Alle otto circa il nostro amico ha fatto una bella colazione a base di formaggi, affettati e…. un bicchiere di vino quindi è partito verso Montemaggiore Scalo, ha visto transitare il treno per Palermo, ma non lo ha preso, ha continuato a salire verso Caccamo, quindi ha raggiunto il passo che lo ha proiettato verso un lago, è risalito nel versante opposto ed è giunto avvolto da un nugolo di mosche a Ciminna, ha dovuto camminare per un chilometro per trovare un bar, sicuramente ce ne saranno stati tantissimi, ma il destino che sempre lo accompagna non ha voluto che lui si fermasse in altri bar se non nel Pub Gattopardo.
Qui ha trovato un gruppo di amici che stavano bevendo tranquillamente una birra, come al solito Manfredi non si preoccupa delle convenzioni, lui si presenta sempre come è, con semplicità e schiettezza, nel dialetto palermitano ha abbozzato qualche frase tanto per far capire che non era né polentone né tanto meno uno straniero, subito ha fatto amicizia con: Franco, Vito, Antonino, Salvatore e Alfredo.
Come da consiglio del Cai di Palermo si è rivolto al “Boccone del povero” per avere ospitalità visto che a Ciminna non ci sono alberghi, ma la superiora non ha voluto ospitarlo perché lei ospita solo gente conosciuta o mandata dal parroco!!!
A questo punto Franco ha deciso di essere uno dei soliti personaggi che fanno parte della storia di Manfredi, personaggi che voi ben conoscete, tutti generosi, buoni e comprensivi.
In questo momento Manfredi si trova nella casa di campagna di Franco in compagnia del bellissimo Riky un pastore maremmano incrociato con un pastore tedesco.
Una stupenda vista sulle colline e su Cacciamo, in lontananza il mare.
Che dire, la storia si ripete, sempre, e si continua a credere che… NULLA E’ PER CASO

P.S.
Abbiamo dimenticato un momento della giornata di Manfredi, per cercar di capire dove esattamente si trovava, è entrato in una azienda, ottenute tutte le informazioni per poter proseguire e bevuto un bicchiere d’acqua, stava per accomiatarsi quando la signora lo ha invitato a pranzare con loro, ha rifiutato scusandosi perché voleva raggiungere assolutamente Ciminna…. Ma grazie ancora, grazie della vostra cortese ospitalità!!!
Azienda Agricola Maria La Torre - Caccamo

SMS DI TOTO' LO VECCHIO A MANFREDI

Nu ìornu di l'estati di l'annu passatu
 arriciviu na telefonata di unu ca parra di na caminata,
 sugnu Manfredi, chiddu ca camina a ppedi,
 vegnu nsicilia caminannu muntagni muntagni.....
L'autra aieri mu vitti spuntari,
 stancu a com'era si misi a parrari 
ppi tutto lu tempu di lo su stari,
cantammu canzuni parrammu du mari
 e ca a Erici avi arrivari,
 na stù picca tempu ca potti ristari,
 picchì avi continuari a caminari, 
Camina camina cci vozi dedicari
 e nun sulu,
 quannu arriva a Erici 
ccià vogliu cantari.

Ciao Manfredi spero che tutto vada bene, ni vidimu prestu,

Totò

Radio Barrea 25 luglio

Agriturismo "Le case di Cardellino"
Le case di Cardellino
Panorama da Le case di Cardellino
Accampamento del 24 luglio
Agriturismo "Il Vecchio Frantoio"
Sala da pranzo di "Le Case di Cardellino"
Come sopra
Padre e figlio miei amiconi
Panorama dalle Madonie
Vista verso Porticello



Radio Barrea si è collegata con Manfredi, ora si trova nell’Agriturismo “Case di Cardellino” in località Sclafani Bagni.
Ma partiamo dall’ultimo suo racconto, anzi dal suo non racconto perché era stanco e ci aveva inviato solo delle foto.
Dunque il giorno 23 arriva a Piano Battaglia, località sciistica delle Madonne, dorme all’Ostello della Gioventù, ed il mattino scende da quota 1600 a quota 200 circa…. Scillato.
Durante la discesa può ammirare le due isole Alicudi e Filicudi, in lontananza Ustica ed infine il monte Pellegrino, la montagna amata dai Palermitani, dove c’è la loro Patrona: Santa Rosalia.
Durante il cammino trova un bellissimo resort… “Il vecchio Frantoio”, qui conosce e dialoga per almeno un’ora con Corrado, il titolare e con alcuni suoi dipendenti.
E’ una struttura unica nel suo genere, ci dice, splendidamente conservata ed arredata, un posto dove la vacanza resta impressa nella memoria… per sempre. Corrado poi è una persona squisita, nel suo parlare con Manfredi accenna anche ad un’altra struttura che…… ma qui Manfredi forse non lo ascolta più, perché ricorda solo un mezza frase che parla di un bacio da mandare a sua moglie.

Comunque alla fine si salutano, Manfredi scende verso Scillato, parla con tante persone che sono nell’unica piazza dove c’è ombra, diventa in breve il personaggio da osservare, da toccare, da fotografare…. Poi, verso le 19, saluta tutti e comincia l’ascesa verso la prossima meta.

Alle 20 si ferma a montare la tenda, mangia pane e formaggio e si mette a dormire.

Stamani alle 5 è gia sveglio, comincia malissimo il suo viaggio sbagliando strada e si ritrova a Caltavuturo, decisamente dalla parte opposta di dove sarebbe dovuto andare, torna indietro e ricomincia ad avvicinarsi al punto da dove dovrebbe prendere lo sterrato che lo condurrà a Montemaggiore Belsito, ma in strada non c’è nessuno ed anche questa volta sbaglia.

Nei pressi di un gruppo di case trova degli operai, chiede informazioni e viene a sapere che il posto si chiama “Le case di Cardellino” un Agriturismo !!!!

Entra, c’è una piscina dove due bambini giocano, sorvegliati dalla loro mamma, il maschietto avverte la mamma della sua presenza, si presentano e Manfredi decide di fermarmi a mangiare.
Durante il pranzo, tra una portata e l’altra, tra una parola e l’altra….. scopre che la signora Gloria non è altro che…… la moglie di Corrado….. NIENTE E’ PER CASO !!!

Il Vecchio Frantoio era bello, si proprio bello, come un oggetto antico ben conservato, molto maschile, Le case di Cardellino invece sono belle, proprio belle, come oggetti antichi ben conservati, molto femminili….. è il giusto risultato conseguito da persone intelligenti, consapevoli che il bello esiste già in ogni cosa, in ogni persona, in ogni parola…. Il bello, il piacevole, l’armonico vanno saputi accostare, come le persone fra di loro, ebbene Manfredi, senza saperlo, è passato da Corrado a Gloria perché aver conosciuto l’uno includeva dover conoscere anche l’altra.
I due frugoletti sono: FERDINANDO e GIOVANNA, due bambini educatissimi, belli come i loro genitori.

Radio Barrea 24 luglio

Abbiamo visto Manfredi mangiare su un sasso formaggio e pane, poi ha montato la tenda.

Si trova tra Scillato e Montemaggiore Belsito, in provincia di Palermo, ha perso un poco di tempo a parlare con della gente a Scillato, la zona è quella tipica delle montagne di Palermo, roccie ed erba secca, qualche rado albero e terra spaccata dall'aridità, il mare incredibilmente azzurro ed in lontananza Alicudi, Filicudi ed Ustica.

Camina camina




Questo è il testo della canzone "Camina camina" di Totò Lovecchio che accompagna tutti i miei ultimi passi, quando giungerò in vista dell'ideale o reale striscione dell'arrivo nella piazza di Erice, Totò la canterà ed io sentirò finalmente una grandissima soddisfazione e orgoglio e gioia e dolore.

Da quel preciso istante mi renderò conto che la mia avventura sarà finita, l'emozione sarà irrefrenabile e la gioia di abbracciare tutti sarà l'ultimo sforzo che potrò sopportare, poi sarà tutto bello, bellissimo e non vedrò l'ora di veder calare il sipario per tornare quello di sempre, con i miei sogni, con le mie fantasie.

Ma ricordate che a volte i sogni non svaniscono all'alba se al mattino, nella realtà, proviamo ad immaginare di poterli realizzare, ci vuole solo tenacia, bisogna crederci fino in fondo e provare a lavorarci sopra, ogni giorno di più, sempre di più... fino a vederli piano piano prendere forma, credetemi, io l'ho fatto!


*************************************************


Camina camina
Cà munnu s’arrimina
Camina quannu è ghiornu
E camina quannu è scuru
Camina na la terra conquistata
Di arabi spagnoli e tanti atri

Camina camina
Na terra i culura
Camina a minziornu
Quannu u suli pitta i campi
Camina a mezzanotte
Quannu a luna ti talia
Quannu l’arma du cielu
Mi fa pinzari a tia

Camina camina
Na terra di lu suli
Lu suli ca n’aiuta
A stari tutti cuieti
Lu suli quannu manca
Ni sintimu tutti stanchi
U suli è la vita
Ppi cucù è annasciutu ccà

Camina camina
Na terra du furmentu
Ccù lu turnu di romani
Appussidimu almenu u pani
U pani ca no seculu passatu
Si lu pigghiaru
Tuttu li patruna


Camina camina
Na terra di la luci
Ccu li tempi ca passaru
Puru chissa n’astutaru
Ca puru li francisi na lassaru
Ora mancu sapimu cu l’addumari

Camina camina
Ma nenti s’arrimina
Camina camina
Aspittannu na matina
Qualcunu ca ni dici cc’ama fari
U patri u patroni u frati di sta terra

Nel Parco delle Madonie

Il crinale di Piano Battaglia
Gangi
Alessandro, Laura e Federico, amici miei 
Manfredi ed il Dr. Carollo Direttore Ente Parco Madonie
Angolo Pittoresco
Madonie



Sono molto stanco stasera, vi ho messo le immagini, a star seduto a scrivere mi viene mal di schiena, devo sdraiarmi.

Le emozioni, i pensieri, gli incontri... c'è stato tutto, ma non mi sento di scrivere, vado a dormire, da domani le mie tappe saranno molto più brevi, e sicuramente tornerò a voi con la mia solita verve.

Scusatemi ma devo riposare, c'è una sola persona, in questo momento che riesce a distrarmi ed a farmi star bene:

FRANCO ALLORO.....

Pensate che si sta allenando per venire a camminare con me qualche giorno ed ha messo nello zaino un poco di peso, 15 kg di........................... LIBRI !!!!

Non vedo l'ora di vederlo camminare, accanto a me, saranno i momenti più divertenti di tutto il mio viaggio.

Dai Franco, allenati bene che poi ti faccio scoppiare

Gemellaggio fra Parchi

Parco Regionale delle Madonie
Parco delle Cinque Terre



Il Parco delle Madonie regala un asinello alle Cinque Terre

In segno di amicizia e condivisione di principi e obiettivi, le Cinque Terre riceveranno in dono dal Parco delle Madonie un giovane asino, simbolo di impegno ecologico e tutela ambientale.

Le tre giornate di Gemellaggio trascorse nei cinque borghi liguri hanno permesso alla delegazione del Parco delle Madonie di apprezzare paesaggi e personalità, di conoscere la fragile architettura dei muretti a secco, di rimanere sorpresi di fronte alla struttura severa dei santuari, di percorrere il territorio a bordo del trenino monorotaia, catturando un orizzonte mozzafiato. L’incontro, che ha previsto importanti momenti di studio, si è concluso sabato 8 marzo al Castello di Riomaggiore per presentare e degustare i prodotti tipici delle Madonie: un tripudio di formaggi e dolci, di marmellate e biscotti, di vini e liquori pregiati. L’evento, coinciso con la festa delle donne, ha coinvolto un pubblico numeroso e interessato a conoscere le caratteristiche di una porzione della Sicilia non ancora fortemente inserita nei circuiti turistici, ma ricca di natura, cultura, arte, sapori e musicalità. Lo scambio di saluti e ringraziamenti tra i due parchi ha ribadito l’alleanza tra le Madonie e le Cinque Terre.“I Gemellaggi tra Regioni con identità e storia diverse permettono un prezioso scambio di esperienze e risultati, e, prioritariamente, favoriscono proficue sinergie tra persone e professionalità impegnate nella tutela del territorio e nella qualità turistica” – ha osservato il Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Franco Bonanini.
Il Marchio di Qualità Ambientale, le politiche alimentari e specifici progetti a favore del commercio equosolidale sono state, le tematiche affrontate e definite in quest’ultimo incontro in terra ligure.“Il trasferimento delle strategie adottate dalle Cinque Terre per lo sviluppo di un turismo, anzi, di un’intera cultura sostenibile, diventerà per il nostro territorio un ulteriore opportunità di crescita e miglioramento non solo per il settore ricettivo, ma anche e soprattutto per le piccole e grandi economie locali” – ha commentato Peppino Sabatino, funzionario dell’Ente siciliano, che ha aggiunto ” In segno di amicizia e condivisione di principi e sentimenti, le Cinque Terre riceveranno in dono un giovane asino; proprio gli asini a Castelbuono, uno dei quindici Comuni che compongono il Parco delle Madonie, rappresentano un aiuto ecologico per la raccolta dei rifiuti”.
I prossimi due appuntamenti, che avverranno in Sicilia, il primo nel mese di aprile e l’ultimo entro maggio, concluderanno questa importante esperienza professionale umana; un’alleanza che si alimenta di idee e nuovi traguardi.

Cristina Amelio
10.03.08

SERATA FOLK/BLUES CAPUANO

Salone
Totò e le sue chitarre
Ballo con Angela
Le Madonie

Ludovic (Paris) e Alba (Barcelona)
Totò 1
Totò 2





Serata Folk/Blues con le magiche canzoni di Totò, dopo un'ottima cena con due simpatici ragazzi venuti da Parigi.

Oggi ho avuto un'intervista da parte de " La Repubblica ", domani a Petralia Sottana incontrerò il Dr. Carollo, Direttore del Parco delle Madonie che recentemente ha iniziato una collaborazione con il Parco delle 5 Terre donando un Asinello.

Mi auguro che la mia proposta di avere Totò Lovecchio al mio arrivo ad Erice abbia un seguito, la sua presenza con tutte le sue canzoni ed in particolare qualla a me dedicata farebbero di una giornata memorabile... una grandissima giornata.

Un grosso abbraccio a tutti

manfredi

PENSIERO AD UN MIO AMICO




Zac, non essere triste.... arrivo presto!

Radio Barrea 21 luglio BIS

ex capra
Lucio e Daniele
Verso Gangi
Francesca e Manfredi
Nicola e Francesca
un bel gruppo di Trekkers
maiale selvatico dei Nebrodi
Accampamento estivo
L'Etna mi controlla sempre
Spuntino con caciocavallo
Maiale?
Tre amici molto simpatici
Lago di Maulazzo


La vostra Radio Barrea continua a seguire il nostro amico durante il lungo cammino che lo porterà ad Erice, qui di seguito vi raccontiamo le ultime vicende che hanno caratterizzato questa giornata:

Sono le sette e trenta quando Manfredi lascia Floresta, entra nel percorso dei Nebrodi mediante la solita antipaticissima strada asfaltata, le mosche lo perseguitano per tutto il tempo che rimane al sole, la zona ricca di pascoli attira questi noiosissimi insetti che lo abbandonano appena entra nel bosco di faggi, una sorpresa gradevole viene dalla quantità di maiali selvatici tipici di questa zona, sono di colore marrone con chiazze bianche, non scappano, si allontanano tranquillamente ed è pertanto facilissimo fotografarli.
Trentacinque km di dorsale attraverso boschi e radure che danno panorami a 360 gradi, laghetti e tante persone, ma solo due spagnoli con lo zaino, gli altri in macchina, moto, cavallo e mountain bike.
Arriva a Femmina Morta, al Rifugio Villa Miraglia e mette la tenda nel prato, c’è chiasso attorno a lui, osserva tutta quella gente ed è osservato, ma non comunica con loro, li sente troppo distanti dal suo modo di vivere; stasera a letto presto perché ieri sera non riusciva a prendere sonno, i piedi, quella parte importantissima per il suo cammino sono probabilmente al limite.

Domani partirà per arrivare a Gangi, non sarà facile per lui altri 40 km dopo i 35 di oggi, ma se riuscirà a centrare il bersaglio potrà riposare qualche giorno visto che la tappa di Gangi era prevista per il giorno 23/7 !!!

Colpo di scena, dopo aver ottimamente cenato presso il ristorante, la signora Francesca, contitolare insieme con Nicola, Calogero e Mariella, forse impietosita dallo stato di disagio che la tenda avrebbe creato a Manfredi, gli propone una brandina completa di materasso da sistemare dentro la struttura alberghiera!

Manfredi corre a togliere dalla tenda: computer e materiale scientifico e si sistema per la notte, sperando di avere maggior fortuna nel prendere sonno, ieri sera ha dormito solo tre ore e se vuole arrivare a Gangi….. DEVE RIPOSARE!

E’ proprio vero, sulle montagne le persone sono migliori, oppure migliorano, sarà l’aria, sarà che vivere a contatto con la natura, quella non rovinata dal progresso ci rende più pazienti, più portati ad ascoltare, i sensi si acutizzano e probabilmente anche il nostro cuore, la nostra amabilità, tutto in noi torna alle antiche abitudini, all’educazione che i nostri vecchi ci hanno lasciato nel DNA.

Ricordate che Manfredi ha sempre affermato che “nulla è per caso”? Ebbene da quando è partito ha sempre imboccato la strada giusta, incontrato le persone migliori…. è un caso? Noi non lo crediamo, pensiamo invece che il nostro amico si fa voler bene da tutti, anche i più ostici cedono davanti a lui e questo, credeteci, non è mai per caso.

E siamo giunti al 21 mattina, dopo una bella colazione e con i saluti affettuosi di Francesca e Nicola, Manfredi riprende il cammino, un poco di asfalto e poi entra nel sentiero, le indicazioni messe dal Parco non sono abbondanti ed i cartelli scoloriti dal sole sono illeggibili, sbaglia un paio di volte ma riesce sempre a correggere la rotta, ormai è un esperto, ma comunque è consapevole che l’insidia è sempre pronta a portarlo fuori strada.
Questa parte dei Nebrodi è meno coperta da foreste, tuttavia l’acqua è sempre molto presente, il caldo asfissiante e le mosche lo costringono a soste prolungate in zone d’ombra.
Si immerge in una “gebbia”, abbeveratoio per mandrie, il refrigerio è incredibile, sembra quasi assopirsi quando una vacca immerge il muso per bere e dietro di lei molte altre si apprestano a farlo… Manfredi schizza fuori intimorito da tanto osare e le guarda arrabbiato.
Riprende il cammino e giunto a Portella dell’Obolo dietro indicazioni di Lucio e Daniele, due allevatori, scende lungo un pendio verso una strada asfaltata.
Ricordate l’asfalto in Calabria che aveva causato le piaghe al piede? Qui il calore che sale dal manto nero è visibile, gli oltre 40 gradi a livello del terreno salgono sicuramente e lo costringono a frequenti soste, sono le ore più calde, l’acqua è finita, il peso dello zaino insopportabile, lo sconforto è pronto a manifestarsi quando Gangi appare, bellissimo paese, ricco di storia e vivo, la gente lo guarda, gli sorride. Entra in un bar: granita di limone, Lucio! Qui dicono che le montagne non si incontrano mai ma i volti della gente si… infatti è Lucio, l’allevatore incontrato alla Portella dell’Obolo, viene portato a casa dove trova Lucia, la moglie, le figlie Irene e Simona ed il piccolissimo Paolo, di tre mesi, qui mangia e beve e parla, parla, parla. Poi Lucio lo porta all’agriturismo Capuano e li….. scopre che Totò Lovecchio è molto meglio di come se lo era immaginato: cordiale, simpatico, geniale e …. Unico!
Parlarvi di Totò per come lo ha descritto Manfredi, ci sembra un poco esagerato ma comunque vi riportiamo le parole che il nostro eroe ha pronunciato, senza togliere una virgola:
- Pensate al Paradiso, togliete le nuvole, gli angeli, i cherubini, tutti i santi e circondate ciò che vedete da montagne gialle, intervallate da macchie verdi attorno a casette ordinate, qua e là ponete dei terreni coltivati a vigna, enormi piante di eucalipto, macchie coloratissime di oleandri, boschetti di peri selvatici e tantissimi animali al pascolo. Su una collina immaginate un Agriturismo con belle verande, frutteti, fiori, tanti fiori ovunque, in questo contesto immaginate un uomo che con chitarra ed armonica canta una canzone bellissima….. ecco, vi ho presentato dove ora mi trovo, sono arrivato alla mia terza tappa importante, la prima è stata BARREA, l’ideale porta verso il mio amato SUD, la seconda era Villa San Giovanni, dove volevo dimostrare l’invincibilità dell’UOMO, la terza, il momento della calma, dei ripensamenti, del bilancio di un’impresa che sembrava impossibile, qui per me era importante arrivare integro nel corpo e nella mente… qui sapevo di trovare una famiglia che mi avrebbe accolto con rispetto e amore, qui sapevo e sentivo di trovare l’energia per fare gli ultimi importantissimi passi verso la realizzazione di un’idea.
- Con Totò ieri sera abbiamo cantato e suonato insieme come due vecchi amici, sua moglie Angela ci ha preparato una gustosa cenetta ed è rimasta ad ascoltarci.
- Vorrei fermarmi qui, interrompere il mio viaggio, costruire con Totò qualcosa, un progetto di parole, musica, pensieri, azioni….
- Sento che con lui riuscirei ad esprimere al meglio la mia vena artistica, nella mia vita ho recitato, cantato, suonato… gli input che l’estro artistico che è in me mi ha mandato sono stati tantissimi, ma la vita che ho condotto fin qui mi ha impedito ad esprimerli nella maniera più completa….
- Io sono un saltimbanco, ho sempre voluto un pubblico su cui riversare le mie capacità espressive, qui potrei iniziare una nuova vita… ma devo continuare il mio cammino, ho una moglie meravigliosa, un figlio ed una figlia affettuosi, una nipotina che ha perso le tracce del suo nonno da troppo tempo, non voglio più togliere ai miei cari un solo giorno della mia presenza, mi sembra di essere stato esiliato dal loro amore e perciò, con tantissima tristezza lascerò anche questo paradiso, i tanti amici che ho lasciato per strada, per tornare sulla mia strada, verso giorni di caldo, sudore, stanchezza e sete, per avere il premio di poterli riabbracciare…. tutti.-

Totò Lovecchio, cantautore folk, uomo rude e sincero di Sicilia, amabilissimo e coriaceo, geniale e pigro, attivo e indolente, simpatico e scontroso… ma fiero e sincero nello sguardo e nelle parole, mi ha dedicato una delle sue canzoni più belle: “Cammina cammina”, vorrei poterlo avere ad Erice, all’arrivo, sentire la sua voce roca che intona quel canto, per sorridere commosso da tanto amore e correre felice a riabbracciarlo.