DA VILLA SAN GIOVANNI 12 luglio




Finalmente, sono felice, sono felice, sono felice….

Non solo vedo la “mia” Sicilia, ma mi sembra di toccarla, dieci anni fa una distanza come questa: tre km e duecento metri l’avrei fatta cantando, oggi dopo due mesi di montagne, una spalla ancora dolorante a seguito dell’incidente subito lo scorso otto dicembre, ho molta paura di non farcela.
Verso le 19 sono sceso in acqua, i bagnanti erano scomparsi, avevo tutta la spiaggia di Cannitello per me, il mare calmo era molto invitante, mi sono immerso ed ho cominciato a nuotare a stile libero, prima molto lentamente, un respiro ogni tre, poi ho spinto… un respiro ogni due, infine a rana, quando mi sono girato a guardare la spiaggia ho scoperto che la corrente mi aveva spostato di almeno duecento metri verso la parte più larga dello stretto…
Ho nuotato contro corrente per tornare al punto di partenza, sono arrivato a toccare terra che ero sfinito!
Ad un pescatore che mi guardava ho chiesto se c’era un orario per le correnti, la sua spiegazione è stata molto precisa:
Con questa luna (crescente) e con vento di grecale e scirocco solo dopo le undici del mattino e fino alle sedici pomeridiane è possibile fare la traversata con correnti moderate, sarebbe meglio comunque nuotare da Messina a Reggio.
Io non posso, io devo nuotare da Reggio a Messina e spero tanto che i venti mi siano favorevoli…
Fino ad ora ho sempre parlato del vento come se fosse un amico mio, spero che (il vento) abbia letto tutti i miei racconti e che tenga conto dell’amore che ho sempre nutrito per lui.
Sono alloggiato al Hotel Ristorante Boccaccio, qui a Villa San Giovanni, un locale stupendo, sempre pieno di gente, gestito da una grande famiglia: Rocco, Giovanni, Aldo, Ciccio, Filippo, Davide, Francesco….. tutti amici miei, tutti gentili e disponibili, un piccolo problema su certa documentazione per la Guardia Costiera? Tutto risolto! C’è da andare a Reggio a mettere una firma? Domattina ti porta Davide! Abbiamo preso un pesce spada, guarda che meraviglia! Stasera lo mangi a cena, cosa ti serve? Di cosa hai bisogno? Nessun problema!!!
Domattina giornata di mare, spiaggia a leggere, in acqua a fare slalom fra le meduse (tante e molto dolorose), lunedì 14 sarò a Messina da Anna Maria Bonanno, la Presidentessa di ADMO Sicilia, sarà una giornata dedicata alla solidarietà, sento d’essere pronto a trasmettere oltre che le mie emozioni anche il messaggio della donazione.
Credere nell’utilità della donazione e divulgare fra le persone questo principio mi fa sentire fiero di camminare con tanta determinazione, il mio gesto deve apparire non come un evento sportivo fine a se stesso, ma come un atto di forza verso la speranza, verso quelle persone che lottano per raggiungere con dignità la serenità di aver finalmente superato l’ostacolo, grazie al dono ricevuto.
Amici, statemi vicino, voglio poter scivolare sui crinali della terra di Sicilia, non calpestare il sentiero, ma accarezzarlo con amore e sentire quel profumo misto di zolfo, di orzo, d’eucalipto, di gelsomino.
Voglio volgere lo sguardo verso le Eolie, e lentamente veder apparire il monte Pellegrino, la Conca d’oro, la Riserva dello Zingaro…… ed alla fine voglio salire sul monte Cofano e sentire un brivido lungo la schiena quando dalla sua cima vedrò finalmente ERICE.
A quel punto, con le ultimissime forze, ma con gioia e stupore mi sentirò degno del nome che porto.

1 commento:

montebaldo ha detto...

Caro Manfredi non mi conosci ma ho seguito passo passo il tuo camminare verso Erice. Adesso ti trovi in un bellissimo posto e attraverserai a nuoto lo stretto di Messina. Domanda, perchè non lanci un appello contro la realizzazione del ponte sullo stretto? Sono certo che in ogni caso avresti sempre preferito attraversare lo stretto a nuoto e non su un ponte che andrebbe a deturbare una natura ancora incontaminata e splendida nella sua bellezza. Sono certo che accoglierai questo mio appello e ti saluto con affetto.
baldo che tanto vuole bene alla "cozza"