Rispondo ad un amico

Questa è la mail di Roby:

"Un piccolo estratto da una raccolta di poesie del filosofo-poeta libanese Kahlil Gibran:



"Non so dirti perchè valga la pena di vivere, però, anche questa mattina, mi sono svegliato e c'era il sole! "



Forse è una delicata sintesi delle emozioni che suscita la lettura del tuo "diario di bordo".

Fa piacere sapere che stai risolvendo i problemi ai piedi e sono certo che riuscirai a rispettare perfettamente il "ruolino di marcia".

Il 15 luglio sarò "virtualmente" sulla barca appoggio per spronarti.



Un abbraccio, a presto.

Roby"

Ecco qui pubblicamente ti rispondo:

Grazie, sei l'unico ex collega che si ricorda di me, o forse l'unico che è tanto felice di sapermi felice, GRAZIE, ogni tuo scritto mi fa capire che l'amicizia è un dono raro e per questo voglio esprimerti tutto il mio compiacimento, qui, davanti a tutti.

Io ho sempre avuto stima per tutti, per tutti i miei colleghi con cui ho condiviso oltre trent'anni di lavoro, sono fiero di aver dato la mia collaborazione alla Azienda di credito in cui tu ancora lavori, ricordo tutti quelli che sono passati e quelli che ancora lavorano insieme a te attraverso mille fusioni, incorporazioni, cambi di sistemi operativi e nuove procedure, so che ancora sei a combattere con questi nuovi sistemi e ti auguro di avere, un giorno, la possibilità di esprimere il valore che è in te anche attraverso la realizzazione di un sogno.
Si i piedi vanno molto meglio e la forza e la determinazione è ancora grande ed è tale anche grazie alla tua amicizia.

Quando tornerò a casa spero di incontrarti subito per poterti abbracciare

Manfredi

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