BUON 2008 !!!!!!!


Salve,

In occasione delle feste natalizie il GUYA TREKKING invia a tutti i sostenitori un caloroso augurio di buone feste.

Il lavoro fatto fin qui, con la collaborazione degli Sponsor, Enti Parco, Associazioni, Amministrazioni Comunali, IAT, e dei privati…. è stato molto soddisfacente.

Grazie anche ad ADMO che ha creduto nel progetto i nostri sforzi organizzativi sono quasi giunti alla completa identificazione del percorso.

Siamo certi che l’impresa avrà un riscontro eccezionale da parte dei media che saranno stimolati a darne notizia nelle forme più svariate.

L’ allenamento del protagonista continua in qualsiasi condizione climatica per essere pronto a sostenere l’evento.

Ci auguriamo di poter contare, nei prossimi mesi, del continuo e valido aiuto che ci avete accordato fin qui.

Con l’augurio di un 2008 proficuo e sereno, Vi salutiamo cordialmente

Team Guya Trekking

Manfredi Salemme

Un bellissimo regalo di Natale



Da domani lavorerò con questo computer... regalo di Barbara e Yuri ( mia figlia e mio genero )

GRAZIE !!! Un regalo stupendo anche perchè il mio veccio iMac non ne poteva più

Oltre a essere bellissimo ha una memoria molto estesa ed è VUOTO... ci penserò io a riempirlo di dati.

GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE

UN FELICE NATALE A GULY E TAMARA


Quelle sotto riportate sono due mail che mi sono state mandate da un'amica il cui marito era in attesa di un donatore di midollo osseo......... EBBENE CE L'HANNO FATTA !!!

BUON NATALE, FELICE NATALE, MERAVIGLIOSO NATALE



Registrato: 25/09/05 20:14
Messaggi: 14

Inviato: Mar 13 Nov, 2007 3:12 pm Oggetto: grazie
col cuore in gola ho letto il tuo appello che non pensavo mai di trovare in questo sito. la mia storia è questa: da qualche anno mio marito ora 50enne sta lottando con la leucemia linfatica, le abbiamo tentate tutte, dalla chemio al trapianto autologo di staminali, ma ormai l'unica speranza era un donatore visto che il fratello non è compatibile e.... miracolo grazie all'iscrizione al registro internazionale è arrivato.... ora attendiamo proprio entro questo mese di iniziare questo percorso sicuramente difficoltoso ma finalmente con una speranza concreta di guarigione. che potere dire se non grazie grazie comunque vada grazie. questa estate abbiamo percorso l'alta via 1 della vallè forse grazie alla generosità di uno sconosciuto la prossima replicheremo. ciao tamara


Da: tamara
A: masalemme
Inviato: Ven 30 Nov, 2007 9:11 pm
Oggetto: Re: donazione
dopo chemio e radio per 10 gg proprio ieri all'aereoporto è arrivato il midollo donato ed è stato infuso alle ore 19.. è stato emozionante vedere quelle gocce di vita che scendevano nelle vene di Guly ora avremo sicuramente altri momenti durissimi ma speriamo speriamo speriamo ciao grazie

Da: tamara
A: masalemme
Inviato: Gio 20 Dic, 2007 10:27 pm
Oggetto: Re: donazione
guly ha avuto un recupero straordinario è già uscito dalla camera sterile e pensano addirittura di fargli passare il Natale a casa. ora deve affrontare un lungo periodo molto delicato ma il tuo ottimismo ci ha contagiato speriamo vada tutto ok. volevamo augurarti buon Natale e naturalmente buon cammino ciao tamara

GIANCARLO GUZZARDI




" Io torno a respirare nei campi e sulle creste dei monti, sotto il vento che fa ondeggiare l'erba come fosse un mare dorato, quando il sole con i suoi raggi disegna le crepe nelle rocce o le nuvole si fanno scure e pesanti e dietro di me sento l'alito del temporale in arrivo.
Io respiro la mia libertà quando la musica che ascolto si unisce alle visioni dei miei occhi in un'unica danza, quella che riempie di ebbrezza lo spirito e fa sentire più vicini agli Dei.
La mia libertà a volte è solitudine assoluta, quella che odio ma che tante volte è l'unica ad accarezzarmi l'anima, quella che amo perchè mi permette di vivere emozioni profonde, ma altre volte è fonte di indicibile malinconia."

Giancarlo

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++



LASCIAMI

.
Lasciami vivere nel sogno, non di sogni,
come se ogni momento fosse l'ultimo
ed il mio mondo il mondo intero.
Lasciami la gioia di stupirmi,
ancora e sempre come un fanciullo.

Lasciami i battiti del cuore,
il sorriso in fondo all'anima,
i silenzi e la solitudine;
lasciami il modo di percepire ogni cosa
come fosse sempre la parte di un tutto
ed il tutto racchiuso in un dettaglio insignificante.

Non togliermi la passione, linfa nelle vene,
la mia acqua, il mio sole, la mia speranza.
Lasciami semplicemente vivere nel modo che so',
con sensibilità e forza.

Lasciami innamorare ed emozionarmi,
come se una foglia che si libra nell'aria
fosse la cosa più importante del mondo
ed il tempo si fosse fermato.

Lasciami il respiro ed il vento,
la pioggia ed il sole sulla pietra,
lascia che le emozioni siano luce nella notte ...
che' senza io non vivo.

Lasciami se vuoi.

KAN MAKTUB (Estaba escrito)

Kan maktub...
que te encontrase en el éter caminando
relámpago con fuerza y el destino desmarcado
plegaras las nubes de mi cielo encapotado
y acariciara tu mano mi cuerpo tembloroso y cansado.

Kan maktub...
que nuestras historias se crucen sin quererlo
en parajes destronados de sangre llenos y espanto
desmarques el tiempo que la vida me había trazado
y rescates del destino lo que sin permiso me había robado.

Kan maktub...
que la ternura se hiciese en ti hombre
galopante sobre arenas que queman piel y manto,
restaures cansancios en el semblante reflejado
alas que amparan dolores de esas mis penas y llanto.

Kan maktub...
y los días de amores se engalanaron
olvido en la mente, paz en el alma y canto
danzas de oriente de Luna prometido regalo
y alegría sonora de ave que emprende de nuevas el vuelo.

Kan maktub...
que de lejos aparecieran mirando
ojos extraños y nuestra dicha desearon
sin contemplaciones sus zarpas al corazón lanzaron
desgarro de entrañas que en tiras al sol colgaron.

Kan maktub...
que la cordura perdiera sin recato
negué el rostro desconocido que en el espejo veía reflejado
y sin pensar, el miedo hizo frente al desacato
lanzándome presta a defender el reino soñado.

Kan maktub...
que de silencios esté hoy llorando
tiemble mi voz, se estremezca el corazón y tema por mí el viento
herí la mano que de colores pintó mi cielo azulado
¿Sabrá el camino, para que de regreso me haya perdonado?
Kan maktub...
que solo a ti
pueda amar
como te amo.

LINA .... My Poetisa Espanola

Prigionieri del fato

Un carattere ancor oggi affibbiato ai Musulmani da parte di molti occidentali è quello del fatalismo; si tratta di un pregiudizio duro a morire, le cui radici potrebbero essere rintracciate in quella percezione "superomistica" che la civiltà moderna ha di sé e che porta ad individuare del "fatalismo" ovunque non si scorga una pari volontà di dominio sul mondo. Non è poi da sottovalutare l'influenza della nozione moderna del fato, percepito come una potenza oscura e cieca.

«La frase kan maktùb o, il semplice participio passato maktùb (scritto) riassume il fatalismo musulmano. Dio --secondo la religione islamica-- s'interessa di tutto quello che succede nel mondo (dènia), ed un angelo, nel più alto dei cieli "scrive" le azioni degli uomini e le decisioni della divinità. "Ogni cosa è scritta presso Dio" = kull scèi maktùb and Allah. Nulla deve sorprendere il credente (el-Mùmen): venga la gioia, venga il dolore, bisogna dire: kan maktùb! Con la pronunzia di questa frase il musulmano ha il dovere di rassegnarsi nelle avversità".

NUOVO CONTATTO...........




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CREATENE CEE - La creatina estere è una forma molto più solubile ed efficace della semplice “monoidrato”. Essa, infatti, penetra direttamente attraverso le membrane cellulari senza causare gonfiori e disturbi gastrici.

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BARRETTE ENERGETICHE MUSLIFIT : Una sana alimentazione richiede non solo una razione proporzionata di nutrienti basilari quali saccaridi, proteine e grassi ma anche un regolare consumo di cereali, vitamine, fibre ed oligoelementi. La principale risorsa di questi prodotti è la natura. Le proteine vegetali sono di facile digeribilità, i grassi vegetali, più salutari rispetto a quelli animali, includono numerosi acidi insaturi non caricando il metabolismo di colesterolo, che è uno dei più frequenti fattori a rischio all'origine delle malattie cardiovascolari e dell'inizio dell'arteriosclerosi.

GRONELL technical mountain boots


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12th July 2007

Silvio Mondinelli reaches the top of Broad Peak (8.042m) and becomes the sixth men in the history to have climbed all the 14 mountains of the earth above 8.000m without oxygen. He wears Gronell's boots with OutDry Technology.

Silvio Mondinelli, with his mate Marco Confortola left Camp III at midnight for the summit push. After more than 12 hours climbing, in very tough weather conditions (snowing, cold and strong wind) and obliged to create a trail in the deep snow, they have reached the top of Broad Peak (8.042 m)

At 12,30 a.m. Pakistan time, Silvio Mondinelli have so completed his "14th 8.000ers" quest. In 21 years, after Rheinold Messner (ITA) exploit, only other four men did it without oxygen support: Erhard Loretan (SUI), Juanito Oiarzabal (ESP), Alberto Inurrategi (ESP) and Ed Viesturs (USA). Now Mondinelli have joined them and can be probably considered the strongest Himalayan climber in activity.

Slivio Mondinelli boots are specially made by the italian footwear maker
GRONELL using OUTDRY, a unique and patented technology for waterproofness and insulation in the most extreme climate conditions.

Gronell team

UN ANNO ( di Giancarlo Guzzardi )



E' passato un anno esatto dal giorno in cui ho deciso di aprire questo blog.( http://gguzzardi.interfree.it/ )

In questo lasso di tempo non mi era mai capitato di pensarci, non so perchè, forse non era importante, forse non era semplicemente il momento. Ma con una di quelle coincidenze strane che si nascondono nel quotidiano e ci sfuggono quasi sempre, in questa notte lunga come altre ho guardato il primo timido post inserito, quando non sapevo ancora cosa ne avrei fatto di questa lunga pagina, poi diventata "nera come la notte" e, come la notte, complice delle mie emozioni.

Quel post porta la data del 28 novembre 2006. Un solo titolo e una piccola immagine dedicate al Mediterraneo.

.... "e jo che pensava che no me importava..", canta una milonga dei Gotan project...

Vedere d'improvviso, quella data ormai racchiusa in un archivio informatico e confrontarla con quella che appare cliccando con la freccina in basso a destra di questo monitor, mi ha fatto davvero un effetto strano, che non so descrivere... o forse sì, per altre ragioni.
Non ho voglia ora di tirare le somme di questo anno nascosto dietro righe di pensieri ed immagini; non ne sento il bisogno, perchè tutto questo non è mai svanito... come potrebbe?

Leggo solo questa poesia di Tagore, prima di andare a dormire.

"Un tempo, ogni mattina,
quando la rugiada splendeva nell'erba,
venivi a dondolare la mia amaca,
slittando dai sorrisi alle lacrime,
io però non ti conoscevo.
Durante i sontuosi mezzogiorni d'Aprile
Tu mi dicevi, credo, di seguirti.
Cercavo però il Tuo viso ed ecco che tra noi
passavano processioni fiorite, uomini e donne
che spargevano le loro canzoni al vento del Sud.
T'ho incrociata, senza riconoscerti, sulla strada.
Poi, certi giorni, pieno di indefinito profumo
d'oleandri e di vento che s'ostina
fra le piante gementi, t'ho lungamente
considerata... ed io non so se Tu
mi sei mai stata sconosciuta."

L'INCANTO DI BOCCADARNO - MARINA DI PISA




NON SI TROVA, PURTROPPO, LUNGO LA MIA "STRADA".... MA SICCOME CI SONO STATO MOLTO BENE, QUANDO LA MIA AVVENTURA SARA' FINITA.... CI TORNERO', PER ANDARE UN POCO INDIETRO NEL TEMPO.

Un saluto ai gentilissimi SANDRA e FABRIZIO




A tutt’oggi è un luogo ideale per trascorrere una tranquilla vacanza, immersi nel verde o lungo i 10 km di spiagge attrezzate, il tutto nel gradevole comfort degli Hotels di prestigio e nel piacevole gusto della tipica cucina.

Oltre agli accoglienti locali per trascorrere piacevoli serate in compagnia, il Litorale offre la possibilità di escursioni lungo la costa e lungo il fiume, cornice invidiabile per la nautica da diporto dove anche grandi yachts possono trovare posto ed assistenza tutto l’anno, ed attrezzature sportive di livello internazionale.

Il Residence-Hotel L’Incanto di Boccadarno, situato a 50 m. dal mare e adiacente al centro abitato,è nato all’inizio del 2000 a contatto con la foce dell’Arno, uno dei più incantevoli paesaggi marini d’Italia, a pochi km da mete turistiche di fama internazionale è aperto tutto l’anno e dispone di :
19 CAMERE DA 1 A 4 POSTI TUTTE CON ANGOLO COTTURA
ARIA CONDIZIONATA/RISCALDAMENTO
TV A COLORI CON ANTENNA SATELLITE
TELEFONO
CASSAFORTE
TERRAZZA-SOLARIUM
PARCHEGGIO PRIVATO
GARAGE
SALETTA RIUNIONI
CONVENZIONI CON RISTORANTI

Marina di Pisa è inserita in una ben organizzata rete stradale (Superstrada FI-PI-LI - Autostrada A11-A12); dista pochi Km dall'aeroporto internazionale "Galileo Galilei" di Pisa e dal porto turistico-commerciale di Livorno per cui dall'hotel "L'Incanto di Boccadarno" si possono raggiungere facilmente mete di ogni tipo legate alla città di Pisa e al territorio che lo circonda (la Toscana).

Marina di Pisa si trova ai confini di un'oasi naturale in cui storia e paesaggio si fondono alla vocazione turistica che già all'inizio del 20° secolo l'aveva consacrata come una delle più rinomate stazioni balneari del Mar Tirreno.
Non è casuale che Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Viviani e tanti insigni artisti abbiano scelto Marina di Pisa per vivere la loro stagione creativa più bella.
Il residence hotel "L'Incanto di Boccadarno", inaugurato alla fine di maggio 2000 è situato in una posizione particolarmente felice anche dal punto di vista balneare/paesaggistico; esso, infatti, si trova a 30 metri dal mare con spiagge libere ed attrezzate; sullo sfondo, a destra, gode della vista delle Alpi Apuane, mentre sul mare, verso la foce dell'Arno, ogni giorno si dipinge uno spettacolo unico ed irripetibile di tramonti sempre diversi di una bellezza di luci e colori indescrivibile da cui, appunto, "L'Incanto di Boccadarno".

ERICE 7/11 Dicembre " GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA "









REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE DIPARTIMENTO FORESTE DIPARTIMENTO INTERVENTI INFRASTRUTTURALI DIPARTIMENTO INTERVENTI STRUTTURALI “GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA” ERICE, 7 – 11 DICEMBRE 2007 Città di Erice Provincia di Trapani CLUB ALPINO ITALIANO REGIONE SICILIA Unione Nazionale Comuni Comunità Montane Enti Montani SICILIA Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano Comune di Custonaci Decima Zona Speleologica FONDO REGIONALE PER LA MONTAGNA

7 DICEMBRE, VENERDI Ore 9:00 “Alla scoperta di Monte Cofano” (Comune di Custonaci) Attività escursionistica assistita. - Punto di raduno nei pressi di Baglio Cofano. Saluto del Sindaco di Custonaci Alberto Santoro Ore 10:00 Conferenza Stampa di presentazione della manifestazione. - Polo Umanistico (Via San Rocco, adiacente a Piazza Umberto I) Ore 14:00 Attività su parete attrezzata didattica per free – climbing a cura del CAS - Piazzale San Giovanni Ore 16:00 “Canzoni Illustrate”. Duo musicale Mandreucci e Vella - Piazza Umberto I (Piazza Municipio) Ore 17:00 Estemporanea di pittura degli studenti del Liceo Artistico - Via Generale Salerno Ore 18:00 Inaugurazione Salone regionale enogastronomico dei prodotti tipici di montagna esposizione e degustazione dei prodotti tipici dei Comuni Montani della Sicilia. Mostra fotografica micologica a cura del Gruppo Micologico “Tonino Pocorobba” Mostra dell’artigianato artistico della Montagna Palazzo SALES (Via Vito Carvini, adiacente a Piazza Umberto I)

8 DICEMBRE, SABATO Ore 9:00 Inaugurazione Mostra permanente d'Arte Moderna Mostre fotografiche tematiche a cura del CAS e del CAI - Polo Umanistico (Via San Rocco, adiacente a Piazza Umberto I) Le mostre rimarranno aperte fino alle ore 20:00 Ore 10:00/19:00 Artisti di strada, danze e mangiafuoco - Piazza Umberto I Visita libera al Salone regionale enogastronomico dei prodotti tipici di montagna Palazzo SALES (Via Vito Carvini, adiacente a Piazza Umberto I Attività sulla parete attrezzata didattica per free – climbing a cura del CAS - Piazzale San Giovanni Ore 16:00 “I sapori della Montagna” Vin Brulè e Caldarroste -Piazza Umberto I Ore 19:00 Coro “Erice Folk”

9 DICEMBRE, DOMENICA Ore 8:30 Simulazione di esercitazione di protezione civile a cura dell’Associazione di volontariato “Pubblica Assistenza e Soccorso” - Piazzale antistante Chiesa di S. Giovanni Ore 9:00 Escursione da Trapani – area attrezzata “Martogna” - Monte S. Giuliano, Erice a cura del CAI Ore 9:30 Attività sulla parete attrezzata didattica per free – climbing a cura del CAS - Piazzale San Giovanni Ore 10:00 Santa Messa celebrata da S. E. Mons. Francesco Miccichè, Vescovo di Trapani - Chiesa San Giovanni Ore 11:30 Saluto alle autorità ed agli intervenuti da parte del Sindaco di Erice Giacomo Tranchida e del Prefetto di Trapani Giovanni Finazzo Consegna targhe commemorative da parte della Municipalità di Erice ad Istituzioni ed associazioni di volontariato in riconoscimento dell’impegno profuso nella lotta agli incendi occorsi nel territorio del Comune di Erice - Chiesa di San Giovanni Ore 15:00 Simulazione di soccorso alpino in montagna a cura del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CAI e dei Nuclei Soccorso Montano del Corpo Forestale della Regione Siciliana. − Balio, Torri Pepoli Ore 16:00 Dixieland Street Parade – Spettacolo itinerante Ore 17:00 “I sapori della Montagna” Vin Brulè e Caldarroste - Piazza Umberto I Visita libera al Salone regionale enogastronomico dei prodotti tipici di montagna - Palazzo SALES Ore 19:00 Concerto: Banda Musicale del Corpo Forestale dello Stato Banda Musicale del Corpo Forestale della Regione Siciliana - Chiesa di San Giovanni


10 DICEMBRE, LUNEDÌ Ore 09:00/12:00 Giornata Culturale e Didattico - Formativa dedicata ai “tesori” della montagna Ore 10:00 Visita guidata alla città storica: • percorso monumentale che prevede la visita del Castello Normanno, delle chiese ericine con annessi musei, del museo Cordici, delle mura Elimo Puniche, dei giardini del balio. • percorso enogastronomico ed artistico (visita guidata presso i centri dell'artigianato locale – lavorazione ceramiche e tappeti, enoteche e pasticcerie di Erice) con possibilità di degustazione. Ore 10:00/20:00 Visite libere alla Mostra dell’Artigianato Artistico della Montagna - Palazzo Sales Visite libere alla mostra d'arte contemporanea ed alle mostre fotografiche tematiche a cura del CAS e del CAI - Polo Umanistico (Via San Rocco, adiacente a Piazza Umberto I) Estemporanea di pittura degli studenti del Liceo Artistico -Via Generale Salerno Ore 11:00 Esibizione della Banda del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo Forestale della Regione Siciliana - Piazza Municipio Ore 16:00 “I Sapori della Montagna” Vin brulè e caldarroste - Piazza Umberto I (Piazza Municipio) Ore 16:30 Workshop sui progetti innovativi di U. N. C. E. M. Relatore: Vincenzo Bastante, Presidente UNCEM Sicilia • Sportello della Montagna • Banda larga • E – Democracy - Polo Umanistico (Via San Rocco, adiacente a Piazza Umberto I) Ore 19:00 Visite libere al Salone regionale enogastronomico dei prodotti tipici di montagna - Palazzo Sales

11 DICEMBRE, MARTEDI Ore 9:00 Esibizione Banda Musicale del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo Forestale della Regione Siciliana Ore 9:30 2 a Assemblea degli Amministratori dei Comuni Montani della Sicilia e dibattito sulle problematiche dei territori montani. Convegno: “La montagna siciliana: Prospettive e Politiche di Sviluppo” - Chiesa San Giovanni Introduce i lavori: Sen. Stefano Cusumano, Presidente Commissione Agricoltura e produzioni alimentari del Senato - Giacomo Tranchida, Sindaco di Erice - Michele Salvatore Lonzi, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale delle Foreste - Sen. Giuseppe Firrarello, Sindaco di Bronte - Mario Cicero, Sindaco di Castelbuono - Tommaso Dal Bosco, Direttore Generale UNCEM - Mario Vaccarella, Presidente Club Alpino Italiano Regione Sicilia - Mario Crispi, Presidente Club Alpino Siciliano Ore 12:30 Colazione di lavoro – Belvedere San Nicola Ore 15:30 Ripresa dei lavori – Chiesa di San Giovanni - Enrico Borghi, Presidente Nazionale UNCEM - Giuseppe Morale, Dirigente Generale Dipartimento Regionale Interventi Strutturali in Agricoltura - Dario Cartabellotta, Dirigente Generale Dipartimento Regionale Interventi Infrastrutturali in Agricoltura - Parlamentari Regionali, Nazionali ed Europei Conclusioni ● Sen. Antonio D’Alì, Presidente Provincia Regionale di Trapani ● Prof. Giovanni La Via, Assessore Regionale Agricoltura e Foreste

Fratelli Ferroni .....Amici Serigrafici.... GARANTITI

FRATELLI FERRONI S.R.L.
16042 Carasco (GE) Via Vittorio Veneto, 4
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Senza minimi d'ordine, sia in conto terzi o con nostre forniture per ogni esigenza di prezzo quantità e qualità.

Dislivelli in Sicilia ..metri 17.915 solo in salita!!! Per 559 KM

CERCA A NOVEMBRE "ITINERARIO PROVVISORIO" Questa descrizione devo ribaltarla da Messina a Erice, questo avverrà a breve, quando il tempo e la nipotina GUYA me lo permetteranno, devo anche fare in modo di passare da GANGI, dove mi aspettano all'Agriturismo CAPUANO !!!

Sentiero Italia - Tratto di Sicilia - direzione Erice - Messina

partenza arrivo lunghezza dislivello in salita dislivello in discesa posto tappa d'arrivo
km m m
1 Erice Custonaci 14 180 700 nessuna struttura ricettiva
2 Custonaci Macari 15 70 180 nessuna struttura ricettiva
3 Macari Scopello 12 660 630 nessuna struttura ricettiva
4 Scopello Segesta 20 480 420 nessuna struttura ricettiva
5 Segesta Alcamo 18 420 450 albergo - lungo il percorso, fontanile a Fontana Tempio
6 Alcamo Grisi 15 540 290 nessuna struttura ricettiva
7 Grisi Masseria Dammusi 12 280 280 agriturismo
8 Masseria Dammusi Piana degli Albanesi 15 776 625 albergo - lungo il percorso, Abbeveratoio Strasatto e Abbev. Biviratura
9 Piana degli Albanesi Rifugio Val dei Conti 20 350 440 rifugio gestito
10 Rifugio Val dei Conti Ficuzza Alpe di Cucco 16 620 300 rifugio gestito
11 Ficuzza Alpe di Cucco Villafrati 15 210 670 nessuna struttura - in futuro paese albergo
12 Villafrati Ciminna 15 340 450 Ist. "Boccone del Povero" - in futuro paese albergo
13 Ciminna Montemaggiore Belsito 22 950 1.030 Ist. "Collegio di Maria" - in futuro paese albergo
14 Montemaggiore Belsito Scillato 18 790 1.090 agriturismo in località Firrione - in futuro paese albergo
15 Scillato Rifugio Marini 16 1.520 180 rifugio gestito (CAI Palermo) - tel. 0921/64.99.94
16 Rifugio Marini Petralia Sottana 14 300 780 albergo Farinella - 0921/64.11.01
17 Petralia Sottana Geraci Siculo 12 600 500 albergo
18 Geraci Siculo Malopasseto 18 500 610 nessuna struttura ricettiva - fontanile
19 Malopasseto Colle del Contrasto 13 280 240 bivacco a Casa Argenteria (stato di abbandono), 2 km dopo il Colle del Contrasto (fontanile nei pressi)
20 Colle del Contrasto Casa Favara 16 750 480 bivacco a Casa Favara (sotto Portella del Pomiere o presso la Caserma Forestale del Cancelliere, dopo 6 km, sotto Pizzo Bidi.
21 Casa Favara Caserma Mafauda 10 400 330 bivacco presso Caserma Forestale Mafauda con fontanile - lungo il percorso, a Portella Collabasso, in località Acqua Cernuta, possibilità di sosta presso una struttura.
22 Caserma Mafauda Portella Femmina Morta 13 330 230 albergo Villa Miraglia, 2 km a sud della portella - tel- 095/69.65.85
23 Portella Femmina Morta Case Cartolari Liperni 22 330 440 bivacco presso Caserma Forestale con fontanile - lungo il percorso, al Vallone Rincilio, deviando a destra su stradella, casa forestale con fontanile.
24 Case Cartolari Liperni Masseria Colla 16 450 420 bivacco in corso di ristrutturazione - lungo il percorso Rif. Forestale S. Maria del Bosco con acqua ed un locale aperto - fontanili a Casa Malangonia e all'abbeveratoio del Montone
25 Masseria Colla Randazzo 17 90 770 albergo (Hotel Scrivano tel. 095/91.11.26
26 Randazzo Rifugio Monte Spagnolo 8 690 - bivacco - niente acqua lungo il percorso
27 Rifugio Monte Spagnolo Rifugio Sapienza 24 510 - Il Rifugio Sapienza (CAI Catania) è chiuso per ristrutturazione - possibilità di alloggio all'albergo Corsaro - niente acqua lungo il percorso
28 Rifugio Sapienza Piano Provenzana 19 1.440 1.640 albergo "Le Betulle" tel 095/64.34.30 - rifugio Nord-Est tel. 095/64.79.22
29 Piano Provenzana Moio Alcantara 18 - 1.250 albergo "Il Vulcanetto"
30 Moio Alcantara Contrada Argimusco 17 640 - nessuna struttura ricettiva
31 Contrada Argimusco Portella Mandrazzi 15 240 400 bivacco presso Cantoniera ANAS all'incrocio con strada statale
32 Portella Mandrazzi Cantoniera di Vernà 16 250 400 bivacco presso Cantoniera con fontanile
33 Cantoniera di Vernà Cantoniera Postoleoni 10 100 200 bivacco presso Cantoniera Forestale, nei pressi della sorgente Filicita - lungo il percorso sorgente Acqua Menta
34 Cantoniera Postoleoni Piano Margi 15 300 350 bivacco presso Casa degli Alpini in corso di ristrutturazione, con fontanile - lungo il percorso Rif. Forestale di Pizzo Bottino, Rif. Forestale presso Portella Petrara, Sorgente Acqua Lima.
35 Piano Margi Portella Armacera 15 400 330 bivacco presso Casa Forestale con fontanile
36 Portella Armacera Messina Cumia 8 170 810

TOTALI 559 16.956 17.915

4 DICEMBRE MONTE CAUCASO



Stamattina io e Zac abbiamo preso l'autobus per Gattorna, siamo arrivati alle 08,30, abbiamo perso un'ora a salutare gli amici e alle 09,30 abbiamo cominciato a salire, il paesino di Neirone era come addormentato nel primo sole, l'ascesa verso il Caucaso è stata divertente e magica, si, perchè ogni volta che mi giravo a guardare il panorama l'orizzonte si allargava sempre più fino a rivelare, giunti alla cima un 360° incredibile, dalle Alpi Marittime alle Apuane,
Il monte Antola, il Ramaceto e l'Aiona sembravano vicinissimi, un sole primaverile induceva un meritato riposo,,,, invece siamo ripartiti dopo aver salutato tre escursionisti genovesi..... ricordo solo il nome del terzo GIAN.
Siamo scesi in direzione Acquapendente quindi abbiamo raggiunto passo della Scoglina, monte Pagliaro, monte Roncazo, monte Rondanara, passo Ventarola, Parazzuolo........ qui constatato che il pullman sarebbe passato alle 17.20, e visto che erano le 16....... mi sono incamminato con Zac sulla strada asfaltata, passo della Forcella..... la Squazza.
Mentre parlavo con l'ex collega Della Cella è finalmente giunto il pullman che ci ha portati a Chiavari. mentre scrivo Zac russa, ai miei piedi....... è un grande e vero AMICO il mio Zac

NUOVI AMICI IN CALABRIA



GEA - GRUPPO ESCURSIONISTI D'ASPROMONTE
http://www.gea-aspromonte.it/

Serra Petrulli, nei pressi del Mausoleo di Garibaldi, è stata, negli anni della giovinezza, la nostra meta preferita per il soggiorno in montagna.
Le giornate, al campo, trascorrevano serenamente secondo ritmi consueti: vita all’aria aperta, gioco, primi contatti con una natura ancora incontaminata. Per i più grandi d’età arrivava, d’un tratto, il giorno più atteso e più temuto: quello dell’escursione notturna, naturalmente a piedi, con destinazione Montalto.
Dedicammo il pomeriggio ai preparativi: l’attrezzatura non era sofisticata come quella di oggi e contenere il peso dello zaino era un’impresa.
La nostra guida dispensava consigli e raccomandazioni e poi ripeteva: “quando, dopo avere marciato tutta la notte, arriveremo a Montalto e vedremo il sole fare capolino all’orizzonte in un cielo pieno di colori, ogni fatica sparirà d’incanto”.
Il cielo era stellato e le torce elettriche pronte a guidare i nostri passi, c’incamminammo così tra i festosi saluti di chi restava al campo lasciandoci alle spalle il suono, sempre più indistinto, delle loro voci. Stranamente quelle voci, con il trascorrere del tempo, non accennavano a spegnersi tanto da farci compagnia per tutta la notte: al primo chiarore dell’alba scoprimmo che la nostra “esperta” guida ci aveva fatto girovagare per la montagna e che ci trovavamo ancora vicini al punto di partenza.
Quando arrivammo a Montalto il sole era già alto sopra l’orizzonte. La statua bronzea del Redentore, martoriata dai fulmini, si stagliava nell’azzurro del cielo. In basso, in tutte le direzioni, un mondo a noi sconosciuto: l’Aspromonte.
Abbiamo ripercorso molte altre volte, zaino in spalla, il sentiero che porta a Montalto.
I rumori del bosco, il cielo stellato, il silenzio irreale, il vento pungente hanno accompagnato il nostro cammino e stimolato la nostra fantasia.
Ci accompagnava anche la non simulata preoccupazione dei nostri genitori e l’immagine, a noi del tutto estranea, che dell’Aspromonte dava la stampa scritta e parlata: quella di una montagna brulla, infida e inaccessibile, covo esclusivo di banditi e latitanti.
Eravamo smarriti e increduli, un moto di ribellione e rabbia cominciava a pervadere le nostre coscienze, non ci riconoscevamo nei disegni di chi voleva rendere sempre più marginale una delle montagne più interessanti del Mediterraneo. Avevamo da tempo imparato a conoscere e amare un altro Aspromonte: quello che ha in sé i caratteri alpestri e mediterranei, che è aspro e selvaggio e, al tempo stesso, dolce e lussureggiante, che è ricco d’acqua e subisce periodicamente la furia devastante delle sue fiumare, che appare abbandonato dall’uomo ma conserva evidenti le tracce del suo passaggio e della sua operosità, che custodisce gelosamente i suoi segreti ma si svela a chi lo percorre con il gusto della scoperta e dell’avventura.
Abbiamo incontrato nuovi compagni di viaggio e con essi abbiamo dato vita ad una esaltante esperienza culturale ed operativa cui abbiamo dato il nome di GEA - GRUPPO ESCURSIONISTI D’ASPROMONTE.
Percorrendo gli impervi sentieri che attraversano l’Aspromonte ci siamo spinti fino alle Serre e, lungo ogni sentiero abbiamo riscoperto il fascino della Storia, intesa come traccia indelebile del cammino dell’uomo e tutt’intorno la magnifica espressione della natura: la memoria di fatti ed eventi che si intreccia indissolubilmente con la montagna, gli alberi, i frutti del bosco e l’acqua cristallina delle fiumare.
Abbiamo studiato, individuato, dotato di segnavia e riattivato oltre 300 km dei vecchi sentieri che hanno costituito, per lungo tempo, le uniche vie di collegamento tra i centri abitati dell’Aspromonte e che conservano, ancora intatto, il loro fascino.
Abbiamo contribuito a creare le condizioni per la corretta fruizione della montagna attraverso la pratica dell’escursionismo convinti come siamo che l’ambiente naturale va riscoperto anche come “valore” economico, sociale e culturale. Sono decine di milioni gli escursionisti in Italia e in Europa, un esercito pacifico che, nelle aree montane più attrezzate, con forti richiami alle tradizioni, ha rivitalizzato il tessuto sociale ed economico fatto di piccole imprese, di agriturismo, di artigianato, di agricoltura e di buona cucina.
Le numerose iniziative editoriali, finalizzate alla promozione dell’escursionismo ma anche e sopratutto alla promozione dell’immagine dell’Aspromonte, vanno di pari passo con la ricerca sul territorio.
Ci siamo battuti per la costituzione del Parco Nazionale perché crediamo che il recupero socio-economico e le prospettive di sviluppo dell’Aspromonte saranno tanto più possibili quanto più la coscienza collettiva riscoprirà e farà propri i valori di questa montagna, la sua cultura, le sue tradizioni e le sue potenzialità ed indirizzerà i comportamenti dei singoli e delle Istituzioni nel solco di un corretto e proficuo rapporto con l’ambiente.
Oggi, non più ragazzi, sempre più numerosi, continuiamo a percorrere i sentieri d’Aspromonte per godere della bellezza della montagna, per conoscere e per capire, per dare concretezza al nostro impegno civile che, lungo quei sentieri, intravede anche i sentieri della ragione e della tolleranza, dello sviluppo e dell’operosità.

SUPERMAMA' Poetessa Spagnola

SOLO UNA MIRADA........



Solo una mirada...
Y te veo
te sueño
y me pierdo
en el horizonte
que te busca.
Solo una mirada bastó
para acariciar tu alma
Solo una...
para amarte.


Lina

LETTERA AGLI SPONSORS


Cogorno, Novembre 2007



Mi chiamo Manfredi Salemme, sono nato a Portovenere (SP) il 10/07/1947, risiedo in Cogorno (GE) via F.Cogorno, 30 - Tel 0185 381363, sono pensionato.
Ho per anni praticato il nuoto di fondo, ma quasi mai per competizione, lo sci alpino amando avventurarmi in posti nuovi, alla scoperta di panorami ed emozioni.

Nel 2005, casualmente, ho scoperto che nella zona dove risiedo passa il sentiero dell’Alta Via dei Monti Liguri, un giorno sono partito e ho provato sulla pelle e dentro di me emozioni nuove, impensabili, è stato come ricaricarsi.

Sono partito da Ventimiglia e percorrendo il sentiero dell’Alta Via, non senza fatica sono arrivato ai Casoni di Suvero (SP), in 17 giorni, percorrendo oltre 400 km.

Ora sono di fronte ad un progetto, forse, più grande di me: duemila chilometri attraverso l’Italia lungo la dorsale appenninica, fare a nuoto lo stretto di Messina e seguendo lo spartiacque dei Peloritani, Nebrodi e Madonie arrivare ad Erice (TP).
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Seguirò il sentiero GEA, il sentiero Europeo E/1, il Sentiero Italia. Ho studiato l’esperienza del CAI con l’ANA riguardo a Camminaitalia 99, ho preso contatti con un’associazione onlus calabrese che mi darà assistenza lungo la Calabria e la Sicilia, la Federazione Italiana Escursionisti del Lazio mi sta dando un valido aiuto per la progettazione dell’attraversamento della loro regione e della Campania.

Sto pianificando le soste prendendo contatti con strutture ricettive, ho diversi nuovi amici, trovati in rete che mi accompagneranno per brevi tappe lungo il percorso.
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Sono abbastanza avanti con la programmazione, con la cartografia necessaria all’orientamento, sono adeguatamente motivato e dal mese di settembre mi sto allenando sui sentieri dell' Appennino Ligure e Piacentino.

Mi rivolgo a Voi per chiedere un piccolo sostegno economico al fine di poter affrontare questa mia impresa, spese di pernottamento e ristorazione che ho preventivato in 15 su circa 60 giorni di marcia, più il viaggio di ritorno per via aerea.

Inoltre, ho necessità di invitare le testate giornalistiche dei maggiori quotidiani in conferenze stampa per divulgare la mia impresa.
Io non amo apparire e sarò solo, felicemente e… tremendamente solo, avrò con me solamente il telefono cellulare, l’energia e la passione, ebbene sapere che qualcuno ha avuto fiducia nelle mie capacità, mi darà la forza di proseguire per non deludere le attese.

Faccio questo viaggio per dimostrare, specialmente ai più giovani, che sia possibile, con la volontà, esaudire anche i sogni più fantasiosi.

Lungo il cammino, porterò con me, simbolicamente, il logo dell’A.D.M.O., Associazione Donatori Midollo Osseo, Ente in cui credo ed a cui ho negli anni trascorsi, sempre dato sostegno
ed I.N.So.Ri.M. onlus calabrese molto attiva per il sostegno alla ricerca medica.


Certo di un Vostro interessamento, porgo i miei più sinceri saluti.


Manfredi Salemme

Potete visitare i siti:

www.carismaitalia.net

www.guyatrekking-manfred.blogspot.com

www.montagneazzurre.info



Ritengo di poter essere contattato, al termine del trekking, da testate giornalistiche e televisive, la documentazione fotografica, epistolare e video, sarà curata da Carisma Italia produzioni TV, con sede a Lavagna.

Potete contattarmi su:

masalemme@tele2.it

masalemme@libero.it

tlc@carismaitalia.net

I VOSTRI VERSAMENTI DEVONO ESSERE INDIRIZZATI A :

ADMO LIGURIA ONLUS

Ente con pers. giuridica reg. n° 834 trib. Genova
Via Maddaloni, 1/8-16129 Genova
tel. 010 541784 - fax 010 585031 - e-mail: admoliguria@admo.it
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E' IMPORTANTE INSERIRE LA CAUSALE " GUYA TREKKING "

ADMO Liguria Onlus rilascerà, quando richiesta, opportuna ricevuta sulla base della legge n.80 del 14/05/2005 che prevede:

1) La deducibilità per le persone fisiche e per le Società ed Enti soggetti ad IRES fino al 10% del reddito imponibile nel limite di € 70.000

2) La detraibilità della donazione dall'imposta lorda a carico del contribuente del 19%


Grazie

Manfredi Salemme

RESIDENCE FLORIMONTANE - HAUTE-SAVOIE



Antoine et Nadine Desvallèes

Résidence de tourisme équipée de l'Internet Wi-fi, située dans le Village d'Echarvines à Talloires, Haute-Savoie
Chambres, Studios, Appartements meublés à louer à la nuité, à la semaine ou au mois. Ouvert toute l'année.

Residence Florimontane Talloires Lac Annecy

A 9 km du centre d' Annecy, sur la commune de Talloires sur la rive Est du Lac Annecy, la résidence Florimontane propose : 10 studios et appartements aménagés pour 1 à 8 personnes

Au rez de chaussée : Réception, accueil, bar, salle des petits-déjeuners, salon, wc, laverie, service Internet wi-fi dans la résidence, terrasse ensoleillée. (orientée sud-est) avec vue sur les Dents de Lanfon et sur le site de parapente de Planfait.

En étages, les appartements sont spacieux (2 ou 3 pièces) et lumineux. Il sont tous équipés d'une chambre séparée avec 2 lits, d'une cuisine équipée (lave-vaisselle, four micro-ondes, plaques électriques, hotte) d'une salle de bain avec bain , douche et sèche-cheveux. TV satellite dans tous les appartements.

Grand parking privé. Le Golf du Lac d' Annecy se trouve à 200 mètres de la Résidence, à 400 mètres du site de parapente de Planfait et à 100 mètres des sentiers de randonnées de la Réserve naturelle du Roc de Chère.


Randonnées ( Trekking )

Possibilités de ballades à proximité :

Réserve naturelle du Roc de Chère (4 circuits balisés), Réserve naturelle du bout du lac (Doussard), Route forestière (plateau de Saint Germain (Commune de Talloires), Eglise et plateau de Saint-Germain, Planfait, Chateau de Menthon Saint-Bernard, Ramponnet.

M/Y SHYRAGA... LA PIU' BELLA BARCA DEL MONDO

Targa
Bepi-Manfred-Marin
di poppa
in navigazione
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Shyraga è un classico motoryacht anni '50, lungo ventinove metri f.t., con un baglio di sei e una stazza di circa 122 tons; le linee sono armoniose, proporzionate, con una caratteristica poppa a canoa e portano la firma di Laurent Giles. Il progettista inglese, conosciuto all'epoca soprattutto per le sue innovative barche a vela, interpretò al meglio la richiesta del committente italiano per un scafo elegante, robusto e dalle buone qualità marine, tanto che a seguito del varo di Shyraga nel 1954 ebbe un notevole aumento di comande simili, tutte per grandi motor yacht.

E R I C E






Erice (Eryx) (Èrici o U Munti in siciliano) è un comune di 28.880 abitanti della provincia di Trapani, sull'omonimo Monte. Erice era anche il nome di un personaggio mitologico ucciso da Ercole.

Cuore del comune è il capoluogo che sorge sull'omonimo "monte". Fino agli anni '30 si chiamava Monte San Giuliano. Un tempo era uno dei comuni più estesi della Sicilia, comprendeva infatti territori assai distanti dal capoluogo: Valderice, Custonaci, Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo. Diverse le frazioni che completano il territorio, alle falde della montagna madre (Casa Santa, Roccaforte, Rigaletta, Tangi, Ballata, Napola, Pizzolungo, ecc.) A Erice Vetta sono rimasti solo un migliaio di residenti, che si decuplicano nel periodo estivo. Artigianato caratteristico: ceramica. Dolce tipico: Genovese alla crema, dolce di pastafrolla con zucchero a velo sulla parte superiore(possibilità di gustare anche la variante con ricotta) e "Mustaccioli", antichi biscotti fatti nei conventi di clausura.
Dal 2005 il capoluogo è collegato alla valle da una moderna cabinovia.
Storia e origini

Secondo Tucidide, fu fondata dagli esuli troiani, che fuggendo nel Mar Mediterraneo avrebbero trovato il posto ideale per insediarvisi; sempre secondo la leggenda, i Troiani avrebbero poi dato vita al popolo degli Elimi.
Virgilio la cita nell'Eneide, con Enea che la tocca due volte: la prima per la morte del padre Anchise, un anno dopo per i giochi in suo onore. Virgilio nel canto V racconta che in un'epoca ancora più remota vi campeggia Ercole stesso nella famosa lotta col gigante Erice, precisamente nel luogo dove poi si sfidarono al cesto il giovane e presuntuoso Darete e l'anziano Entello.
In antico, insieme a Segesta, che parrebbe di fondazione coeva, era la città più importante degli Elimi, in particolare era il centro in cui si celebravano i riti religiosi.
Durante la prima guerra punica, il generale cartaginese Amilcare ne dispose la fortificazione, e di qui difese Lilibeo. In seguito trasferì parte degli ericini per la fondazione di Drepanon, l'odierna Trapani.
I Romani vi veneravano la "Venere Ericina", la prima dea della mitologia romana a somiglianza della greca Afrodite.
Dal 1963 è sede del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, dedicato agli studi scientifici, istituito per iniziativa del professor Antonino Zichichi.
Nel 1990, a seguito della prima edizione dell'"Atelier Internazionale di Gastronomia Molecolare", di cui da allora regolarmente si tengono convegni annuali, si ebbe il formale riconoscimento della disciplina della gastronomia molecolare.



ERICE

Erice – about 32,000 inhabitants – occupies a memorably beautiful site. Developed as a
Phoenician and Hellenistic town, it sits at a height of 751m, perched on the mountain of the same
name, covering a triangular plateau with a glorious view over the sea. Enclosed within defensible bastions and walls, the town is a veritable labyrinth of little cobbled streets and passages wide enough to accommodate one person at a time.
The houses, packed one upon another, each have their own charming, carefully-tended, inner courtyard that can be guarded from the gaze of neighbours or passing gentry, and so allows family life to take its daily course in absolute privacy.
In Antiquity, Erice was famous for its temple where in succession, the Phoenicians worshipped Astarte, the Greeks venerated Aphrodite and the Romans celebrated Venus. Mount Eryx served as a point of reference for sailors, who, in time, adopted Venus as their protector. At night, a large fire would be lit within the sacred precinct and used as a guiding beacon. Venus Erycina became so famous that a temple was dedicated to her in Rome, meanwhile, her cult spread throughout the Mediterranean.
Erice, like Janus, is two faced: there is the bright, sunny face that smiles during the long hot summer days, when light floods its tiny streets and distant views extend over the valley and far out to sea; there is also the mask of winter when, shrouded in mist, the town seems to hark back to its mythical origins, leaving the visitor with a feeling of unease and the impression of a place removed from time and reality. Enveloped by its medieval atmosphere, cool mountain air, beautiful pine woods, pervading silence, combined with its rich local craft traditions, make Erice a highly popular destination for tourists.

Between myth and legend – The history of Erice is lost among local folklore and superstition. The name is the one given by Eryx, the mythical hero and king of the Elimi, to the mountain upon which the temple to his mother, Venus Erycina (later associated with the cult of Aphrodite), was built. The origins of the town are also linked with Aeneas, who also had a claim on the Elimian king’s mother. In Virgil’s narrative, Aeneas came ashore at the foot of the mountain to perform the funeral of his father Anchises. Having lost several ships in a fire, he was forced to abandon there a number of his companions, who set about founding the town.

Another major mythological figure associated with Erice is Heracles. The hero is alleged to have landed in this part of Sicily on his way back to Greece, having stolen the cattle of Geryon (one of the legendary Twelve Labours); during his stay he was forced to kill the Elimian king after he tried to steal the cattle from him. Notwithstanding this, Heracles decided to leave the rule of the kingdom in the hands of the Elimi, with the warning that one of his descendants, Dorieus, would later take over as ruler.

A leap into the past
Sweet dreams – Those wishing to experience the pleasure of sleeping in a historical building can do so at Baglio Santa Croce, in Valederice just below Erice, a 17C farmhouse that has been transformed into a hotel, but yet retaining its original fabric. Peace and seclusion are assured by the fine terraced gardens.

Access – Both the two roads that wind up to the town afford superb views across the plain and out to sea (the one on the north side, overlooking Monte Cofano, is easier). The little town takes the shape of a perfect equilateral triangle, whose symbolism has provoked mystery and endless argument: hemmed in by the Castello di Venere (south-eastern axis) and the Chiesa Madre (south-western side). Exactly in the centre of the triangle is the Church of St. Peter with its adjacent monastery that now houses the E. Majorana Centre for Culture and Science. An intricate maze of
narrow streets, each cobbled with rectangular stones, provides unexpected glimpses of churches and monasteries, of which there are over 60, scattered through the town. It is advisable to park at Porta Trapani.

Chiesa Matrice – The town’s main church is situated near Porta di Trapani, one of the entrances to the town. Built in the 14C, principally using stone from the Temple of Venus, its massive form and merlon-topped walls suggest it was intended as a church-fortress. The façade is graced with a fine rose-window (replicating the original), that is now partly concealed by the Gothic porch that was added a century later. Inside, fashioned in Neo-Gothic, sits a fine marble altarpiece from the Renaissance.
Bell-tower – The lonely tower to the left of the church was originally intended as a watchtower. The first level has simple narrow slits, while the upper section is graced with fine two-light Chiaramonte-style windows. The top is crenellated with Ghibelline merlons.

Museo Cordici – Accommodated inside the town hall is the local museum which collects together various archeological finds, statuary and paintings. Notable exhibits include Antonello Gagini’s sculpture of the Annunciation (1525) and, on the first floor, beyond the library containing manuscripts and early books, a small marble head of a woman, modelled on a Greek original.
A little further along, on the right of the piazza, is Via Cordici which leads into the picturesque Piazza San Domenico, lined on one side by a street of the same name and on the other by elegant palazzi.

Giardino del Ballo – The lovely public gardens are arranged around the Castello di Venere and the Torri di Ballo which were built by the Normans as a forward defence for the castle. The towers and gardens are named after the Norman governor (Baiulo) who once lived on this site. The glorious view embraces Monte Cofano, Trapani, the Egadi Islands and, on a particularly clear day, Pantelleria and, possibly, Cap Bon some 170km away in Tunisia.

Castello di Venere – The 12C Venus’ Castle is appended to the very tip of the mountain, looking out over the sea and the plain below; although the present building is Norman, the site itself has a more ancient history. Indeed, it was once occupied by a temple dedicated to Venus Erycina, who became completely associated with Aphrodite especially after a temple was dedicated to her in Rome (217 BC) when she gained popularity. By the time the Normans were in occupation the temple was in ruins, and so it was decided that the area should be cleared to make way for a fortress surrounded by great walls: the complex was designed to exploit the strategic nature of the site and have the added protection of forward defences in the form of towers (Torri del Ballo) that would
once have been accessible from the castle by a drawbridge. Its defensibility was further emphasised by the machicolations above the entrance; note the coat of arms of Charles V of Spain and the rather attractive two-light window. This provides a perfect viewpoint from which to survey Trapani and the Egadi lslands to the southwest and, to the north, the towers, the Pepoli turret (down below), San Giovanni, Monte Cofano, the coast around Bonagia and, if the weather is fine, the island of Ustica.

Elimo-punic Walls – A mighty wall was built by the Elimini (8C-6C BC) around the north-eastern flank of the town – the only section open to possible attack. Massive blocks characterise the lowest and most ancient stone courses which were built up through successive ages with smaller components. The skyline was punctuated with lookout towers, steep stairways provided access to the chemin-de-ronde, while small openings allowed residents to come and go freely and for supplies to be imported. The best-preserved stretch of walls runs along Via dell’Addolorata, from Porta Carmine to Porta Spada.

Santa Orsola – This church, built in 1413, preserves its original Gothic rib vaulting down the nave. It is here that the 18C Mystery figures are kept when not being processed around the town on Good Friday before the Easter celebrations.

Quartiere Spagnolo – From the top of the so-calted Spanish Quarter building, initiated in the 17C but never completed, there is a marvellous view over the bay of Monte Cofano and the area beyond, and down towards the tuna fishery at Bonagìa.

IN THE VICINITY

Tonnara dl Bonagìa – Approx 13km to the north. Drive down to Valderice and continue towards Tonnara (from the main Valderice road, turn left at the super-market). At Bonagìa, follow signs for the Tonnara (tuna fishery) while looking out for its distinctive tower. The tuna fishery, set up in the 17C, was once a simple self-contained village: clustered around a large central courtyard were the fishermens houses, facilities for cleaning and processing the tuna, the boathouse (now a conference centre, although two examples of fishing-boats remain) and a small chapel where the tuna fishermen used to assemble before going out to sea. The Saracen tower, intended for use in defending the place, now houses the Museo della Tonnara, a small museum displaying the tools and equipment required in building and repairing boats, fishing and the initial stages implemented in sorting and processing the fish. On the second floor, a scale model shows the long corridors of
net that the tuna must enter before reaching the last chamber made of very strong twine, known as the camera della morte (death chamber). It was here that the cruel mattanza (the kill or slaughter) took place. Today, the tuna fishery accommodates a large hotel complex.

Assessore alla Cultura Comune di Erice




I piccoli passi, a volte non si notano, sono tuttavia indispensabili per poter costruire, elaborare, programmare.

Oggi ne ho fatto uno, ho preso contatto con MARRONE Dr. Daniela, l'Assessore di cui sopra......

Cultura è viaggiare, conoscere, far conoscere, tramandare......

Anche il trekking è cultura..... il complesso degli esercizi ginnici che, metodicamente eseguiti, permettono di mantenere il corpo in uno stato di salute armonico........., l' osservazione degli eventi naturali, il contatto con le forme animali e vegetali, la conoscenza del territorio, lo studio degli usi e costumi di una popolazione per meglio comprenderli.

In ogni modo il contatto c'è stato, più avanti aggiornerò questo sito con le più belle immagini di ERICE, della parte della Sicilia che più conosco e più amo

PIETRO PILLER COTTRER nuovo socio di ADMO

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La famiglia dell'Admo, l'associazione dei donatori di midollo osseo, ha un nuovo socio speciale, un campione olimpico: Pietro Piller Cottrer. Il fondista sappadino, un titolo iridato e tre medaglie olimpiche (due delle quali conquistate alle recenti Olimpiadi di Torino) si unisce ai diversi sportivi donatori e, presso il Servizio di immunoematologia e trasfusionale dell'Ospedale San Martino di Belluno, è stato sottoposto ai dovuti controlli del sangue per valutare la sua compatibilità con la donazione del midollo. Successivamente i risultati delle analisi verranno, come di norma, inseriti in un archivio elettronico gestito a livello regionale e a livello nazionale.

In seguito al riscontro di una prima conciliabilità con un paziente, il donatore sarà chiamato a ulteriori prelievi, sempre di sangue, per definire ancora meglio il livello di compatibilità, fino ad essere chiamato alla donazione vera e propria.

Admo, associazione nata nel 1990, conta in Italia oltre trecento mila donatori e ha come scopo principale quello di informare sulla possibilità di combattere la leucemia e altre malattie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. «Si tratta di un piccolo grande gesto di solidarietà da parte di un fuoriclasse dello sport - dice il presidente di Admo Belluno, Maurizio Mazzucco, che, assieme all'ex presidente dell'associazione, Gianpaolo Agosto, ha coinvolto l'olimpionico nell'iniziativa - Pietro ha accettato con entusiasmo e disponibilità la proposta che Admo Belluno gli ha fatto, non solo di diventare donatore, ma anche di "pubblicizzare" la donazione attraverso varie iniziative promozionali».

Chi volesse saperne di più sull'Admo e la donazione di midollo osseo, può rivolgersi all'associazione stessa, www.admo.it

ITINERARIO PROVVISORIO


GUYA TREKKING ITINERARIO tappe tipo di sosta
Casoni- agriturismo volpi * passo della cisa rifugio Lagdei * lago santo-prato spilla tenda * lagastrello-cerreto laghi tenda *rifugio battisti rifugio San pellegrino in alpe tenda * lago santo modenese tenda * Abetone tenda Lago scaffaiolo-pracchia-casaglia (1) agriturismo fontana@pizzicagnola.eu tel. 331 6204441 fax 055 8402014* Passo della calla-Camaldoli-badia prataglia agriturismo lamotta@agriturismolamotta.com tel. 0575 518089 * Chiusi della verna tenda * Serravalle di carda tenda * Monte nerone-Pieia tenda * Pianello-Cagli tel. 0575 518089 agriturismo lamotta@agriturismolamotta.com * Chiacerna-Isola Fossara (2) tenda * Val di ranco-valsorda (gualdo Tadino) tenda * Monte Alago-Forca di Presta (monti sibillini) rifugio Città Reale-Leonessa tenda * Terminillo-rifugio Sebastiani (3) rifugio info@rifugiovincenzosebastiani.it tel 368 279463 * Nerito-Prato Selva-Pietracamela tenda * Campo Imperatore rifugio La pietra del lupo tel 085/9493526 cristian.tobia@cerranoservices.com Note : (1) P.N. Foreste Casentinesi - (2) P.R. Monte Cucco - (3) P.N. Gran Sasso / Monti Laga S. Stefano di Sessanio tenda * Campo di Giova-Monte Porrara (4) tenda * Rivisondoli – Barrea (5) Camping La Genziana tel. 0864 88101 pasettanet@tiscalinet.it * Civitella Alfedena- Pescasseroli tenda * Forca d’Acero – Picinisco ( Colle S.Magno) agriturismo Al vecchio Pino - tel. 0776 560113* Passo della crocetta-Monte Marrone-Scapoli (x) tenda * Rocca Mandolfi-Campitello matese agriturismo La Sorgente info@agriturismolasorgente.it tel 0865.810199 * Miralago-Passo di prete morto tenda * S. Martino valle Caudina-Sopra L’arenella rifugio wwf vedi mail * Ospedaletto-Monteforte Irpino tenda * Serina-M-Terminio-Piano di Verteglia Ristorante Rist. La Faia tel 0827 609841* Piani di Giffoni-Acerno (A) rifugio masseria Cunio tel. 089 200023 * Sicignano degli Alburni-casone Aresta di Petina (6) tenda * Piaggine-m.Cervati-Sanza agriturismo Il giardino dei ciliegi ilgiardinodeiciliegi@genie.it 3384351737 3807320993 * Madonna del Brusco-Bosco La Conserva tenda * Timpa del conte-Castelsaraceno (7) tenda * Frusci-M. Alpi-Latronico tenda * Madonna del follino-Convento di Colloreto tenda * Morano calabro-piano di Lanzo rifugio 0981.63369 rifugio piano di lanzo Note: (4) P.N. Majella – (5) Mulattiera Freedom Trail (6) P.N. Cilento e Vallo Diano – (7) P.N. Pollino * Madonna del Pettoruto-s. Agata d’ Esaro tenda * Sanginetto-Camigliatello silano-Lorica tenda * Lago Ampollino-Villaggio Mancuso tenda * Catanzaro (8) tenda * Piani di Zervò-S.Luca tenda * Lago di Costantino-Gambarie tenda * Villa S. Giovanni Albergo note : (8) Aspromonte Guardia costiera per autorizzazione ed assistenza traversata nuoto Sicilia Capo Peloro-Antennamare (Dinnamare)-Pizzo Bottino (9) Pizzo della moda-Portella Griole- Pizzo Cavallo tenda * Piano Margi-Pizzo Sale-m. Poverello-Pizzi acque bianche- rifugio forestale-Posto Leoni tenda * Crinale-Pizzo Maglio-Nord m. Vernà-Fondachelli Fantina- Portella Pertusa-Rocca di Novara agriturismo Fondachelli Fantina-Portella Pertusa- arenario dell’ Argimisco e Polverello – Portello dello Zoppo-Portella Mittà (10) (B) tenda * Portella Mitta – Serra Pignataro- Rocche del Crasto- Passo Taverna-Lago Mulazzo-Femmina Morta- Lago di Ancia-Monte Pelato- tenda * Portella Calcare-Casarma Mafauda-Portella dell’ Ovolo- Contrada Moglia-Case Mascellino-Urio Quattrocchi-SerroMerio (11) (C) tenda * Colla del Contrasto-M.Sanbughetti-Pizzo Malopasseto-Gangi agriturismo agricapuano@libero.it tel. Note: (9) Peloritani (10) Nebrodi (11) Madonie

AGRITURISMO CAPUANO - Gangi (PA)



Quando deciderete di attraversare la Sicilia centrale, se pensate di fermarvi all’Agriturismo Capuano di Totò Lovecchio, probabilmente vi racconterà la storia del Feudo di Capuano, magari passeggiando alla ricerca di erbe selvatiche e funghi della zona o magari mentre cucina bevendo qualche bicchiere di vino che lui stesso produce.
Qui dove i sapori sono ancora sapori, dove puoi assaporare i cibi mantenendo la tua intimità, ma anche condividere quello che accade quotidianamente rischiando di passare dei giorni che iniziano con dei colori che possono rimanere tali fino alla fine o trasformarsi in musica.
Qui farò tappa durante la mia fatica, qui arriverò stanco ma non sfinito perchè incontro un amico, uno che ha contribuito ad indicarmi la strada.

Grazie Totò e grazie anche ad Anita (la figlia)

LENTAMENTE MUORE....

La scala dei Turchi (AG)


Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine
ripetendo ogni giorno
gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che
un insieme di emozioni,
proprio quelle che
fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna.



http://blog.fuoriditesta.it/vam

ADDIO DADDE........ Tra lacrime di rimpianto e gioia





Ripensavo alle lotte fatte insieme, a tutti i gelati panna e fragola consumati sul letto dei miei genitori, ripenso a quando dipingemmo le pareti del mio primo appartamento, alla nostra alba verso una nuova era, a come mi sporcavi il naso di schiuma quando ti radevi quei tre peli di barba, come se io fossi ancora una bambina.

Quell'unica volta che siamo andati al mare, eri già sulla sedia a rotelle, ma quanto ci siamo divertiti ...

Mi hai sempre portato lontano anche senza muoverci da casa...

Mi sforzo di ascoltare le "tue canzoni" e ancora mi chiedo ad oggi come facevano a piacerti certe schifezze.

Faccio fatica a pronunciare il tuo nome (sebbene io lo abbia in bocca tutti i giorni praticamente), non riesco a parlare di te.

Bologna... la mia casa, il mio rifugio.... la mia vita, il mio cuore sono rimasti li, tra i vicoletti del centro, incastrati tra una canzone di Venditti e di Ligabue, sotto il culo del nettuno alle 21 e chi ritarda ci viene a cercare...

Stare seduta sui gradini della chiesa per aspettarti e vederti arrivare in motorino, prendere l'11c per venire fino a casa tua, ricordo la faccia arida di tua madre.

Non ho nemmeno una tua foto, ricordo i tuoi jeans neri tanto consumati da essere diventati grigi, il bowling di San Lazzaro, il centro Lame girato in lungo e in largo nei giorni di pioggia.

Ricordo le braccia di mio fratello che mi sorreggevano quando arrivò la notizia.

Gli occhi palesemente stupiti del mio ex marito che non ha mai saputo nulla della tua esistenza fino al giorno del matrimonio.

Ricordo il tuo addio molto prima del tempo, le nostre litigate, quella sera al parco faceva troppo freddo e non solo per la temperatura bassa.

"Se arrivo ai 28 anni giuro che ti sposo"

la stessa sera che ci conoscemmo, pazzo, sorrido tra le lacrime guardando quell' anello che mi mettesti al dito e che ancora porto.

Ho giurato davanti a Dio di amare Daniele ma ho sempre mentito, per anni sono rimasta sposata ad un ricordo... il tuo.

Io che non potevo sposarmi sapendoti ancora vivo, adesso mi pento di averlo fatto comunque date le circostanze.

Ho smesso di vivere nel momento in cui il tuo cuore si è fermato, trovando rifugio al mio dolore tra le braccia di chiunque pur di dimenticare.

Ricordo i tuoi grandi occhi verdi che rivedo ogni giorno negli occhi di mio figlio. se fossi stato ancora vivo credo che qualcuno avrebbe pensato ad un cornino.

La tua chitarra è sempre li, su quel cavaletto vecchissimo che ancora la regge, non ho ancora imparato ad usarla come Cristo comanda, ricordo le lenzuola di seta nera stropicciate dopo una notte di risa e cuscinate. le sveglie alle 4 di mattina solo per venirti a salutare per vederti partire e ritornare.... fino a quando non sei tornato più.

Le ripetizioni di matematica e tu che mi rimbeccavi perchè ti facevo perdere Bay Watch.

Ricordo la notte che ti presentasti al Black Fire, completamente pelato per la chemio, i litri di Guinness consumati al nostro tavolo ( a tutt' oggi quel tavolo è il mio, Leo ed Enza piuttosto lo fanno liberare se arrivo io).

Ricordo la prima volta che hai letto Love Story...

Non riesco a girare Venezia senza vederti in ogni angolo, e quel ciondolo di cristallo comprato a Praga rotto ancor prima che me lo facessi indossare, l'ho ancora...

Il nostro trio errante...

La Beatrice, lei che mi è stata accanto come solo una vera amica sa fare, finché ha potuto, che io ho irrimediabilmente allontanato, troppo arrabbiata con il mondo per credere ancora nell'amore nell'amicizia e nella speranza...

Ho smesso di sorridere senza di te, ho smesso di esistere. ci sono voluti anni ma i miei occhi tristi tornano a vita nuova con lui.

Lui che non può capire, ma sente me, mi sente come e forse più di quanto non facessi tu.

Forse l'unico, dopo te, capace di farmi vivere e apprezzare il giorno e quello dopo ancora, una litigata, lui che mi aspetta non perchè deve ma perchè VUOLE farlo.

Lui che ha spalancato quella porta chiusa da anni.

Vivo per i tuoi ricordi perchè mi donano quell' innocenza che credo di aver perso da tantissimo tempo.

E' ora di lasciarti andare, non posso più continuare a chiamarti per dirti che il tuo caffè alla canella è pronto in tavola...

Adesso basta.. questo non vuol dire che ti scorderò o che ho amato meno....

Ma il passato è passato ora ho bisogno di costruirmi un futuro. voglio farlo.

Addio Dadde....

(Sembra quasi la felicità... è il sogno che si mischia alla realtà)

AmarillaDelNero

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FAMMI SAPERE CHI SEI

G R O N E L L



Estratto dal sito
http://www.gronell.it/it/index2.htm

  
"Sono nato qui, nel cuore della Lessinia e fin da piccolo ho imparato ad amare albe e tramonti, segreti e bellezze delle vicine montagne. Guarda, io sono quello a sinistra nella vecchia fotografia. Io che già cosi piccolo mi misuravo nell'arte che era stata di mio padre, imparandone le difficili regole artigiane ed i segreti dei materiali, per dare forma con paziente lavoro manuale, alle mie prime scarpe da montagna che io stesso avrei provato attraverso boschi e sentieri".
Cosi, Nello Grossule ricorda quando nel 1937 aiutando suo padre a riparare le scarpe apprendeva le tecniche di calzolaio ed iniziava a dilettarsi nella costruzione dei suoi primi scarponi da montagna.
Scarponi che Nello costruiva per se e per gli abitanti del paese e che, grazie alla cura ed alla passione che gli dedicava, erano molto apprezzati.
Furono proprio questi apprezzamenti a convincerlo sempre di più che il segreto era proprio quello di avere una qualità sempre migliore.
Nei primi anni '50, decide di fare il "grande passo" e, con i fondi fin lì raccolti, acquista qualche macchinario, assume alcuni collaboratori e dà cosi inizio al suo piccolo laboratorio artigiano.
Nello, con la crescente esperienza, elabora tecniche di lavorazione innovative e si dedica alla ricerca di materiali sempre migliori, a partire dai pellami che ancora oggi seleziona "personalmente". Con il passare degli anni, i suoi prodotti si fanno conoscere in tutta l'Italia per il loro gran comfort e per la loro resistenza e mentre il suo laboratorio assume nuovi operai specializzati, egli decide di dare vita al marchio Gronell.
Oggi, giunti agli inizi nuovo millennio, il nome Gronell è simbolo indelebile di qualità cometestimonia la certificazione UNI EN ISO 9002 ottenuta nel dicembre 1999. Gronell, occupa oggi un posto decisamente importante a livello nazionale ed internazionale nella produzione di calzature tecniche da montagna.
Un'arte antica sapientemente tramandata sino alla attuale convivenza con una tecnologia modernissima, affiancata inoltre a scelte stilistiche altrettanto innovative e a materiali sofisticati in continua evoluzione.
Il rispetto per la cultura di un tempo rimane inalterato; la ricerca tecnica è in continua crescita.

DONAZIONI


  

L'Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO) ha come scopo principale quello di informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere la leucemia e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo.
Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di trapianto, ma purtroppo la compatibilità genetica è un fattore molto raro e ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei.
Per coloro che non hanno un donatore consanguineo la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all'esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche, registrate in una banca dati.

Si valuta che in Italia siano necessari circa 1.000 donatori effettivi all'anno.
Una stima che è destinata a subire un notevole aumento, se si tiene conto che il trapianto delle cellule staminali presenti nel midollo osseo è attualmente al centro di ricerche anche nel campo dei tumori solidi, mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni in campo genetico, come è il caso delle talassemie.
In questo panorama ADMO svolge un ruolo fondamentale di stimolo e coordinamento: fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e invia i potenziali donatori ai centri trasfusionali del Servizio Sanitario Nazionale, presso i quali vengono sottoposti alla tipizzazione HLA, che avviene con un semplice prelievo di sangue. I dati vengono poi inviati al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR), nel più assoluto rispetto della legge 675/96 ("Tutela della privacy").

Nel 1990, anno di nascita di ADMO, i donatori italiani erano 2.500: oggi sono oltre 300.000.
Oggi il Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) è il 4° registro su 57 registri nel mondo e il 3° in Europa.

Questo grande successo è stato ottenuto anche grazie ai campioni dello sport che hanno dimostrato la propria adesione sottoponendosi al prelievo di un campione di sangue e quindi rendendosi disponibili all’iscrizione all’IBMDR istituito per legge presso l’E.O. Ospedali Galliera di Genova. Molte sono le discipline sportive rappresentate tra cui: calcio, sci, volley, basket, rugby, automobilismo, ciclismo.

ADMO LIGURIA
ONLUS - Ente con pers. giuridica reg. n° 834 trib. Genova
Via Maddaloni, 1/8-16129 Genova
tel. 010 541784 - fax 010 585031 - e-mail: admoliguria@admo.it
codice fiscale 95026510107
c/c posta n° 18131169
c/c banca n° 2369118/87 CRT ag. n°1 Genova ABI 6320 CAB 1401

orario da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Altre informazioni sono reperibili sul sito www.admo.it

G R A Z I E


Massimo PINARELLI
Direttore Filiale


Aigle Italia srl
Via Dei Da Prata 14
31100 Treviso
Tel : +39.0422.318.000 Fax : +39.0422.422.864

Diego COMPAGNA
Rappresentante

Aigle Italia srl
Viale Cembrano 4/c - 2
16100 Genova
Tel: 0185 44381

Mi avete fornito il materiale per il viaggio: Pantaloni, maglie, giacche, sono ben vestito, a parte l'eleganza avrò addosso un materiale di altissima qualità, potrò sudare o camminare sotto l'acqua battente e sarò sempre completamente asciutto, il successo della mia performance sarà anche dovuto ai materiali che mi avete fornito.
Ancora GRAZIE.

RAMACETO



Partenza da Chiavari con direzione Carasco, Borzonasca.

Scendere a Prati di Mezzanego, tornare nella direzione da cui si è arrivati e oltrepassare il ponte sul fiume, sul ponte già appare il simbolo del sentiero 14 ( segno più rosso ).

Si lasciano alle spalle delle villette in costruzione ed arrivati alla Chiesa di Vignolo si sale sulla sinistra una scalinata.

Possiamo concentrarci sul passo perché essendo in fondo ad una valle c’è poco o niente da vedere.

Dopo circa mezz’ora sul monte Castello 572 slm entriamo sul crinale, il panorama decisamente comincia a delinearsi, sul monte delle Groppe 926 slm, a tratti vediamo il versante sud del Ramacelo e la costa che scende verso Marasco.

Quando arriviamo alle pendici del monte Cucco 1049 slm ci troviamo sull’orlo di un grande anfiteatro dove il paesino di Cichero, in fondo al proscenio, fa da protagonista allo scenario che la natura ha costruito in millenni di lavoro.

Il Ramaceto 1345 slm con le sue lunghe braccia protegge questa valle che dall’alto appare idilliaca, fiabesca, se non fosse per le lente volute di fumo che salgono dai camini delle case,

Sul monte Cucco si arriva in un attimo, e tanto velocemente se ne scende notando la croce in metallo con relativa “terra” per lo scarico dei fulmini.

Siamo praticamente sul Ramaceto, anche se non in cima… ci vogliono 2 ore fin qui, 3 e mezzo per arrivare alla Cappelletta e sostare a ricordare…..

Roberto Piombo, un ragazzo bello, aperto, simpatico, pieno di vita, di idee, un ragazzo forte che mai avresti pensato di perdere per sempre, Quando se ne è andato insieme a Franco Calcagno, era il 16 maggio del 92, io ero in ufficio, a Gattorna, lui sul monte Mckinley, in Alaska, mi aveva promesso le foto ed il video per il mio sci club……, per quelle serate sulla montagna che ogni anno organizzavo, all’inizio della stagione.

A quelle serate veniva anche Massimo Vannucci, una lapide sul Ramaceto ricorda anche lui, “caduto” sull’Alpe di Succiso il 26/12/1997.
Di Massimo ricordo che era un buon sciatore, veniva spesso alle gite domenicali e certe volte si fermava allo sci club a studiare nuovi attacchi, nuovi materiali sulle riviste che avevamo.
Era un pignolo, una persona organizzata, che prima di fare un passo ben ponderava…

Ecco io qui sul Ramaceto ci vado per loro, a sognare, come è scritto sulla lapide che dice:

QUI ABBIAMO SOGNATO DI CIME FANTASTICHE.
AMICO FERMATI PER UN ATTIMO
A SOGNARE CON NOI




Tornando al percorso, dalla cappelletta si può prendere il sentiero 13 ( due palline rosse ) che porta a S.Colombano Certenoli, il sentiero 12 ( un quadrato ) che porta a Pian dei Ratti.

Noi abbiamo proseguito lungo l’Alta Via, verso nord raggiungendo passo Ventarella, monte Rondanara 1041 slm, monte Roncazi dove c’è un rudere e da qui, visto che erano già le 16 siamo scesi verso Parazzuolo lungo il sentiero 87 ( due quadrati gialli ) che si ricongiunge al sentiero 88 ( due cerchi gialli ).

Sulla provinciale abbiamo trovato SEMPRE APERTO il bar-alimentari gestito da oltre 50 anni da CELLA MARIA, al caldo della stufa abbiamo aspettato l’autobus delle 17,19 che ci ha riportati a Chiavari,

Le foto che ho messo sono vecchie perché avevo le batterie della macchina digitale scariche, sul Ramaceto abbiamo trovato la prima neve, uno o due centimetri, fastidiosa perché ghiacciata ma bella, bella e pulita, che sulle foglie secche dei faggi accumulate dal vento faceva dell’insieme uno scenario incredibilmente bello.

Ho sempre parlato al plurale, i noi eravamo io, Manfredi ed il mio vero amico ZAC