Scopello dal monte Inici
Indiani in fila o trekkers?
Sosta meloni
Piedi e meloni
Pronto? Simona?
L'abilità di Salvatore fotografa e parla al telefono
Ecco le giornate del 31 luglio e quella odierna:
Cosa porta gli uomini a fraternizzare? Cosa li unisce veramente se non una comune passione. Io, Franco e Salvatore non eravamo mai stati insieme se non nei comuni momenti di vita cittadina, visite a casa di Salvatore dove Simona ci riceveva con le normali attenzioni di una normale padrona di casa, da Franco dove Giacoma contribuiva a rendere le visite gradevoli e affettuose, ma noi uomini ci sentivamo comunque parte della scena, mai eravamo a diretto contatto fra noi, c’era sempre e comunque una presenza, se pur gradevole , femminile fra noi.
Gli uomini, tra loro, sono veramente sinceri, veri e trasparenti, con i loro difetti esposti ai massimi livelli… ma anche i loro pregi sono molto evidenti nelle occasioni che li vedono finalmente soli protagonisti sul palcoscenico.
Nel nostro inizio di avventura c’è stato l’utile ed inutile intervento delle donne, non nel mio caso naturalmente, poi, abbandonate Giacoma e Simona, ritrovati i nostri spiriti liberi, ci siamo abbandonati alle nostre vere essenze.
Salvatore, guida vera del viaggio, ci ha condotti verso la meta attraverso un faticosissimo percorso, asfalto e improvvisi tagli attraverso campi sconfinati, asfalto e improvvisi sentieri irti e assolati per raggiungere quel crinale, mai senza un nostro lamento.
Franco, stoico e dignitoso ha percorso la tratta che ci ha portati a Calatafimi cedendo solo alla mancanza d’acqua con un nervosismo inaudito, trovato un benefattore che ci ha accolti nella sua casa, all’offerta di un’acqua prelevata in una fontana speciale, raffreddata in frigorifero… ne ha bevuto un bidoncino da cinque litri senza scusarsi del fatto che il pover’uomo, probabilmente, alla nostra partenza sarà dovuto andare a farne di nuovo una scorta per la sua sete.
Abbiamo dormito in un campo arato, direttamente sulle zolle smosse, io e Franco in tenda e Salvatore, abbondantemente cosparso di Autan nel sacco a pelo sotto un olivo.
Non è stato un gran bel dormire ma al mattino, felici e pieni di energia, abbiamo ripreso il cammino verso Scopello, raggiunto il monte Inici ci siamo fermati per la sosta pranzo consumando un risotto ai frutti di mare, un minestrone, frutta ed un buon caffè fatto con la napoletana.
Ora Franco e Salvatore riposano, io scrivo e spero tanto che si riparta al più presto perché vorrei vedere il mare, sentirne l’odore e magari lasciarmi avvolgere dal suo tenero abbraccio.
2 commenti:
povero Franco......, in mezzo a due spietati veterani del trakking.
Scommetto che Salvatore si è portato una bella scorta di fichi secchi che per lui sono come gli spinaci per Braccio di Ferro.
Un abbraccio a tutti e tre e buona camminata.
Nino Maggio
Ma quale povero Franco.
Ha camminato, ha lottato ed ha mostrato a se stesso di avere carattere.
salvatore
Posta un commento